Festa di precetto: differenze tra le versioni

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[[Papa Benedetto XIV]] studiò lungamente la questione delle feste di precetto, anche a seguito delle numerose suppliche che gli provenivano da diverse parti dell'Europa, acciocché le feste di precetto fossero ridotte di numero, in modo da incrementare i giorni lavorativi. Il Papa concesse infine numerosi indulti a diverse diocesi, permettendo ai fedeli di lavorare in alcuni giorni festivi, purché potessero assistere alla Messa.
 
Nel [[1772]] [[papa Clemente XIV]] concesse altri indulti alla [[Elettorato di Baviera|Baviera]] e a [[Repubblica di Venezia|Venezia]], che riducevano il numero dei giorni festivi in quei luoghi. Il [[arcidiocesi di Poznań|vescovo di Poznań]] in quello stesso anno volle ridurre il numero dei giorni festivi, ma il suo popolo protestò e volle anzi celebrare le feste con maggior sfarzo. Per tutte le diocesi del [[Piemonte]], compresa [[Diocesi di Nizza|quella di Nizza]], [[Papa Pio VI]] abolì il precetto festivo per tutte le feste degli apostoli, eccetto quella dei santi Pietro e Paolo, per i giorni dopo Pasqua e dopo Pentecoste, per l'Invenzione della Santa Croce, i santi [[Strage degli innocenti|Innocenti Martiri]], san Lorenzo, san Silvestro, san Giuseppe, sant'Anna, san Michele e santo Stefano.<ref>[[Gaetano Moroni]], ''[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]]'', [http://books.google.com/books?id=hmQAAAAAMAAJ vol. XXIV], Venezia, 1844, pp. 217-220</ref><ref>{{de}}[https://books.google.it/books?id=NEGGQuNtd3EC&pg=PA273&lpg=PA273&dq=Universa+per+orbem+1642&source=bl&ots=ss_q1XREAv&sig=UjraeM-JNWp83SNPGoZoEz18GHU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwju5omV59zNAhXC0xoKHfKBDAgQ6AEIJjAB#v=onepage&q=Universa%20per%20orbem%201642&f=false AIC : Adnotationes in ius canonicum], Frankfurt am Main, 2009, pp. 271-272</ref><ref>Per il Regno di Sardegna e la variazione delle feste di precetto da Pio VI alla Restaurazione, vedasi [Emilio Avogadro della Motta], ''[https://books.google.it/books?id=OPc-AAAAIAAJ&pg=PA1&dq=Delle+feste+sagre+e+loro+variazione&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiepvHg3MbTAhWDbRQKHfTfAZkQ6AEINTAD#v=onepage Delle feste sagre e loro variazione nel Regno Subalpino]'', Torino, Marietti, 1849</ref>
 
Con il [[motu proprio]] ''Supremi disciplinae'' del 2 luglio [[1911]], [[papa Pio X]] ridusse il numero delle feste di precetto che cadevano nella settimana da 36 ad 8 (le dieci sopra riportate tranne il Corpus Domini e San Giuseppe).<ref>{{catholic encyclopedia|Supremi disciplinæ}}</ref> La lista odierna fu stabilita nel [[1917]].<ref>Codice di diritto canonico (1917), can. 1247.</ref>