Domiziano: differenze tra le versioni

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Durante le guerre di Dacia, negli anni [[86]]-[[89]], la [[Mesia]] fu divisa nelle due province della [[Mesia|Mesia Superiore]] e [[Mesia|Inferiore]]: [[Lucio Funisulano Vettoniano]] è il primo a essere citato come legato delle province di [[Dalmazia]], [[Pannonia]] e Mesia Superiore,<ref>{{CIL|3|4013}}.</ref> mentre occorre attendere l'anno [[100]] per conoscere il nome di un governatore della Mesia Inferiore, [[Quinto Pomponio Rufo]]. Alla fine del regno di Domiziano furono invece unite le province di [[Galazia]] e [[Cappadocia]], governate da [[Tito Pomponio Basso]].<ref>Elio Sparziano, ''Vita di Adriano'', 2: ''Post hoc in Inferiorem Moesiam translatas, extremis iam Domitiani temporibus''.</ref>
 
Domiziano rese ufficiale l'istituzione delle due province della [[Germania superiore]] e [[Germania inferiore|inferiore]], territori già così chiamati e amministrati anche civilmente da due comandanti militari, i ''legati pro praetore'' dell'esercito della Germania inferiore e superiore.<ref>Un ''legatus pro praetore'', [[Gneo Pinario Cornelio Clemente]], è attestato nell'anno 74: {{CIL|12|113}}.</ref> Nel [[90]] è attestato [[Lucio Giavoleno Prisco]] come ''legatus consularis'' della provincia della Germania superiore:<ref>{{CIL|3|9960}}.</ref> forse l'istituzione ufficiale di queste due province fu la conseguenza della guerra cattica dell'83, nella quale i Romani acquisirono territori oltre il Reno che furono incorporati nella Germania superiore. Dopo la vittoria sui [[Catti]], Domiziano ottenne il trionfo a Roma nell'autunno dell'[[83]]<ref name="Tacito, Agricola, 39"/> ricevendo il titolo di ''Germanicus'',<ref>Frontino, ''StratagemataStrategemata'', II, 11, 7; Marziale, II, 2: ''nobilius [nomen] domino tribuit Germania Rheno'' e XIV, 170: ''cui nomina Rhenus vera dedit''; Svetonio, ''Domiziano'', 13, erroneamente gli attribuisce il titolo di ''Germanicus'' solo dopo il secondo trionfo, avvenuto nell'89.</ref> con il diritto di comparire in Senato con la ''stola triumphalis'' e di mostrarsi in pubblico accompagnato da ventiquattro littori.
 
Si celebrarono giochi,<ref name="Cassio Dione, LXVII, 4"/> furono coniate monete e Domiziano fu celebrato dai poeti.<ref>Marziale, II, 2; IX, 1, 3; IX, 6, 1; X, 7, 7; Stazio celebrò Domiziano nei concorsi poetici di Albano: {{cita|Gsell 1894|pp. 125}}.</ref> Gli storici a lui ostili misero in ridicolo quella campagna militare e il trionfo che gli fu concesso.<ref>Tacito, ''Agricola'', 39; Cassio Dione, LXVII, 4, sostiene che in quella campagna non si sarebbe nemmeno combattuto e Plinio il giovane, ''Panegirico'', 16, sembra alludere a Domiziano scrivendo di pompe teatrali e di simulacri di presunte vittorie.</ref> Ma Domiziano vi aveva ottenuto di allontanare i Catti dalle frontiere e le nuove annessioni favorirono i collegamenti delle legioni tra il corso medio del Reno e il Danubio.<ref>{{cita|Gsell 1894|pp. 196}}.</ref> Quando Domiziano divenne imperatore nell'[[81]], il generale Agricola, dal [[77]] governatore della Britannia, aveva già iniziato l'invasione della [[Caledonia]], l'attuale [[Scozia]], e progettato la conquista dell'[[Hibernia e impero romano|Hibernia]], l'[[Irlanda]]. Nell'[[83]] colse l'importante vittoria di [[Battaglia del monte Graupio|Monte Graupio]] ma non la sfruttò, contando di riprendere le operazioni dopo la fine dell'inverno.