Sull'anima (Aristotele): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Camic (discussione | contributi)
Riga 75:
Infine vi sono i sensibili per accidente che concernono in associazioni. Se ad esempio vedendo una macchia bianca l'associo al figlio di Diare tale associazione è solo possibile, non è certa. Dopo tali considerazioni il filosofo si occupa specificamente dei cinque sensi. La vista percepisce il [[colore]] e la [[luminosità (teoria dei colori)|luminosità]]. Per Aristotele ogni senso ha un medium, cioè un mezzo che fa da tramite tra l'[[Oggetto (filosofia)|oggetto]] percepito e l'[[Organo (anatomia)|organo]]. Per la vista il medium è il trasparente. Per Aristotele il [[colore]] agisce sul medium. In questo modo si possono percepire anche gli oggetti a [[Distanza (matematica)|distanza]].
 
L'[[udito]] percepisce il [[suono]]. Il medium sono l'[[aria]] e l'[[acqua]], infatti Aristotele nota che un [[suono]] si può propagare anche nell'ambiente acquatico. Il [[suono]] è generato dalla percussione dell'[[aria]], ed infatti possono emettere suoni solo gli esseri che hanno la capacità di respirare. L'[[olfatto]] percepisce l'[[odore]]. Il medium è l'[[aria]] ma anche qui il filosofo nota che vi sono degli [[animali]] che hanno l'[[odorato]] anche in un ambiente acquatico. L'uomo ha l'odorato meno sviluppato rispetto ad altri animali perché percepisce ogni odore come [[dolore]] o come [[piacere]].
 
Tramite il [[gusto]] si percepisce il sapore. Diversamente dagli altri sensi non vi è nulla che funga da mezzo e la percezione avviene nell'[[umidità|umido]] tramite la [[Lingua (anatomia)|lingua]]. Il [[tatto]] ci permette di percepire una vasta gamma di oggetti anche opposti: [[freddo]] e [[caldo]], [[Durezza|duro]] e [[molle]], secco e umido ecc. A differenza del gusto qui vi è un medium. Questo è la [[carne]]. A questo punto si delinea la differenza tra [[gusto]] e [[tatto]]. Ad esempio quando la [[Lingua (anatomia)|lingua]] percepisce il gusto di qualcosa funge da organo mentre quando percepisce oggetti tattili funge da medium. I sensibili propri del tatto - dice Aristotele - sono le quattro [[qualità (filosofia)|qualità]], e la percezione si verifica (ossia passa in atto) in relazione alle qualità che abbiamo in noi.
 
Così, ad esempio, per percepire qualcosa di caldo dobbiamo noi stessi essere meno caldi dell'oggetto percepito, altrimenti se fossimo ugualmente caldi non riusciremmo a percepirlo. Questo processo, però, non deve spingersi oltre un certo limite: il caldo o il freddo non devono essere eccessivamente intensi, altrimenti l'organo sensoriale ne verrebbe danneggiato; lo stesso vale per i sensibili propri di ciascun senso.