Maria (madre di Gesù): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template cita "xxxx"; fix formato data
m Grammatica
Riga 76:
Secondo quanto scritto nel [[Protovangelo di Giacomo]] i genitori di Maria si chiamavano [[Anna (madre di Maria)|Anna]] e [[Gioacchino (padre di Maria)|Gioacchino]] e concepirono Maria in tarda età, ''senza menzione dell'ausilio della [[grazia (teologia)|grazia]] divina'', dopo una vita sterile.
 
Nelle antiche [[Patriarcato (antropologia)|società patriarcali]], come quella ebraica, la sterilità era fonte di vergogna fuori dall'ambito della propria dimora, in quanto la procreazione dei figli era ritenutoritenuta il principale fine divino e naturale, e dovere della famiglia matrimoniale. <br />
Nel ''Vangelo canonico'', qualcosa di simile accade anche a Zaccaria ed Elisabetta, genitori di Giovanni il Battista, ma con queste differenze molto importanti:
* l'Annunciazione dell'Arcangelo Gabriele, che preannuncia il miracolo della gravidanza donato dallo Spirito Santo;
* Zaccaria, pure marito di una donna non fertile, accede ai gradi più alti della società giudaica, quale sommo sacerdote della ottava Classe, quella di Abia.
 
Riga 155:
In seguito, da scrittori dell'[[Illuminismo]] e della [[teologia liberale]], sono state fatte oggetto di critica diverse formulazioni tradizionali, tra cui la verginità perpetua, sostenendo che Maria avrebbe avuto anche altri figli dopo Gesù. Molti teologi protestanti di indirizzo liberale ritengono che l'intera parte iniziale del vangelo di Luca, in cui si parla in termini miracolosi della [[nascita verginale]] del Cristo, sarebbe scritta in un linguaggio mitologico e di conseguenza la figura di Maria sarebbe stata rielaborata nel corso dei secoli secondo questo genere letterario.
 
La recente valorizzazione delle figure femminili nella Bibbia stannosta comunque portando molti teologi protestanti a una riscoperta della figura di Maria, anche per l'esigenza di una maggiore adesione alle scritture. Di Maria, in particolare, viene posta in rilievo la presenza in tutti i passaggi chiave del Nuovo Testamento (nascita e morte di Gesù, discesa dello Spirito Santo durante la [[Pentecoste]]). Il processo di rivalutazione è facilitato anche dal graduale attenuarsi del bisogno, forte soprattutto nei secoli passati, di evidenziare le differenze rispetto alle pratiche del cattolicesimo, e in particolare dalla ''"mariolatria"''.<ref>Sulla recente rivalutazione nel mondo protestante della figura di Maria, cfr. David Van Biema, [http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1037651-1,00.html Hail Mary], ''Time'', 21 marzo 2005.</ref>
 
== Nell'Islam ==
Riga 171:
* all'insieme dei parenti stretti di Gesù ([[Cattolicesimo]] e [[Chiesa ortodossa|Ortodossia]]), secondo la mentalità [[semiti]]ca: quindi non esisterebbe contrasto con il Nuovo Testamento. Con il termine "fratello" nella lingua semitica si indicavano anche rapporti di parentela più larghi; nel libro della Genesi ad esempio, Abram zio di Lot (fratello di Aran suo padre, Gen 11,27) definisce suo nipote "fratello", come nel seguente versetto: Gen 13,13. "Abram disse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli»".
 
Sul [[verginità di Maria|concepimento verginale di Maria]], una testimonianza risiede proprio nella Bibbia, in {{passo biblico2|Mt|1,25}}, dove l'evangelista scrive di Giuseppe "senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù". Di certo il verbo "conoscere" nei succitati versi non assume il significato consueto di apprendere nozioni o di avere rapporti di familiarità e amicizia con qualcuno, in quanto in entrambi i versi abbiamo come conseguenza o come impedimento un concepimento o un parto. Da Matteo 1;,25 possiamo quindi dedurre che Giuseppe e Maria prima della nascita di Gesù non ebbero rapporti coniugali.<br />
Vi è da considerare {{passo biblico2|Lc|1,34}} dal quale si evince indubbiamente il voto di Maria alla verginità:
{{citazione|L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, ''concepirai'' un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».<br />
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non ''conosco'' uomo».}}
Quest'ultima affermazione ha da sempre suscitato dibattito tra i teologi e gli esegeti. Fu [[Agostino di Ippona]] a spiegare questa frase come un voto di verginità di Maria, che avrebbe poi contratto il fidanzamento "per avere un protettore della sua verginità"<ref name="p. 45">Joseph Ratzinger, "L'infanzia di Gesù, Rizzoli 2012, [http://books.google.it/books?id=dpwbftVg7sIC&printsec=frontcover&dq=ratzinger+l'infanzia+di+ges%C3%B9&hl=it&sa=X&ei=FLbmUNrcMITf4QSbnYHoCQ&ved=0CEEQ6AEwAA p. 45]</ref>. Tuttavia questa spiegazione non trova concordanza con la realtà storica del giudaismo ed "una risposta convincente non è stata trovata dall'esegesi moderna"<ref name="p. 45"/>.
Riga 185:
La Chiesa latina, come anche le chiese orientali, ha sviluppato il culto per Maria sia nella liturgia che nella devozione privata. Oltre a ciò, Maria è vista anche come modello di imitazione.<ref>Il [[Concilio Vaticano II]] riconosce a Maria un culto speciale detto "[[iperdulia]]", distinto dalla [[produlia]] riswrvata a San Giuseppe Suo Sposo, e alla semplice venerazione o "[[dulia]]" solitamente tributata ai [[santi]], evidenziando come esso confluisca nel culto a Dio, ed abbia una particolare funzione di promozione nelle anime dell'[[adorazione]] e della glorificazione di Cristo: {{citazione|Maria, perché Madre santissima di Dio, che prese parte ai misteri di Cristo, per grazia di Dio esaltata, dopo il [[Figlio di Dio|Figlio]], sopra tutti gli [[angelo|angeli]] e gli uomini, viene dalla Chiesa giustamente onorata con culto speciale.[...] Questo culto, quale sempre fu nella Chiesa, sebbene del tutto singolare, differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al [[Logos|Verbo]] [[incarnazione|incarnato]] così come al [[Dio Padre|Padre]] e allo [[Spirito Santo]], e singolarmente lo promuove.|Tratto dal [[Concilio Vaticano II]], [http://digilander.libero.it/monast/maria/lumen.htm ''Lumen Gentium''], I,66}}</ref>
 
Dal punto di vista teologico, la sua opera di ''mediazione tra Dio e l'umanità'' si spiega con l'investitura che ricevette da Gesù sulla croce, quando nell' ''[[Ecce Homo]]'' Gesù Cristo Dio la affidò ai piedi della Croce a San Giovanni, <<il più grande tra i nati di donna>>, e per suo tramite quale [[grazia (teologia)|grazia]] dell'intero genere umano. ''Gesù Cristo Dio è il sacrificio sostitutivo perfetto offerto una volta per tutte'' (Ebrei 7:27)&nbsp;, e il <<primo mediatore tra Dio e il genere umano>> (1 Timoteo 2:5), cui, '''in ordine, seguono questi altri mediatori''': <br />
2°) Maria, Santa Madre [[Immacolata Concezione|Immacolata]] [[Verginità di Maria|Vergine]] [[Assunzione di Maria|Assunta]] Corredentrice ([[iperdulia]]);<br />
3°) San Giuseppe Suo Sposo ([[protodulia]]),;<br />
4°) San [[Michele Arcangelo]], primo principe dell'angelica celeste milizia;<br />
5°) [[dulia]] di tutti gli altri santi.<br />