Alta velocità ferroviaria: differenze tra le versioni

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Il trasporto su rotaia è stata la prima forma di [[trasporto di massa|trasporto terrestre di massa]] e, fino allo sviluppo dell'automobile agli inizi del [[XX secolo]], ha ricoperto una posizione di monopolio in tale settore.
 
Uno tra i primi treni in servizio commerciale ad alta velocità (secondo le vecchie definizioni) fu l'italiano [[Elettrotreno FS ETR 200|ETR 200]] del [[1936]] che, il 20 luglio [[1939]], coprì il tragitto Firenze-Milano a una media di 165&nbsp;km/h con una punta di 203&nbsp;km/h<ref name="autogenerato1">Maurizio Panconesi, ''La direttissima degli Appennini. La linea Bologna-Prato e le sue ferrovie di servizio'', Cortona, Calosci, 2002, ISBN 88-7785-179-1, pp. 121-125.</ref>. FormatoSi datrattava materialedi un [[automotrice|automotoreelettrotreno]] - quindi non da composizioni classiche del tipo motrice più carrozze - inaugurò l'era dei collegamenti rapidi intercittadini.
 
Pioniere nei treni ad alta velocità fu il [[Giappone]] che mise in servizio commerciale regolare la linea veloce [[Tōkaidō Shinkansen]] nel [[1964]]. Lo [[Shinkansen Serie 0]], costruito dalla [[Kawasaki Heavy Industries]], arrivò a toccare velocità di 200&nbsp;km/h sulla tratta [[Tokyo]]–[[Nagoya]]–[[Kyōto]]–[[Osaka]].