Salvatore Buzzi: differenze tra le versioni

Buzzi viveva al di sopra delle sue possibilità: usava un'auto di lusso e abitava in un discreto appartamento con la fidanzata, viceconsole brasiliana. Si finanziava questo tenore di vita, rubando assegni della banca dove lavorava, che un suo complice, Giovanni Gargano, un pregiudicato ventenne, s'incaricava di incassare. Gargano cominciò a ricattare Buzzi, che il 26 giugno [[1980]] lo uccise con 34 coltellate.<ref name=corriere07122014>{{cita news|url = http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_dicembre_07/buzzi-salvatore-imbroglione-sognatore-laurea-grazia-e37b8df8-7dfc-11e4-9639-7f4a30c624ee.shtml|titolo = Buzzi, imbroglione e sognatore 110 e lode in carcere e le mazzette|autore = Alessandro Fulloni|rivista=Corriere della Sera|data = 7-12-2014|accesso = 10 dicembre 2014}}</ref><ref>{{Cita web|autore = Paolo Papi|url = http://www.panorama.it/news/cronaca/curriculum-criminale-salvatore-buzzi/|titolo = La biografia criminale di Salvatore Buzzi|accesso = |editore = |data = }}</ref>

 

 

Dopo 6 anni di carcere, 2 in semilibertà e un anno e mezzo in libertà condizionata, nel 1994 il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] gli concesse la [[Grazia (diritto)|grazia]].<ref name=corriere07122014/>