Aidone: differenze tra le versioni

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. Per rimanere fedele ai suoi principi di libertà e di autonomia, Scovazzo si dimise dal Governo del Re Ferdinando II del 1848 come Ministro dell'Agricoltura e Commercio nel gabinetto Serracapriola nonostante fosse stimato da Lord Minto (Gran Bretagna) e il conte Napier (Francia) e la sua dimissione fece precipitare la situazione politica in Sicilia.
 
Come per gli altri Comuni dell'Isola anche in Aidone si formò un "Comitato di difesa e sicurezza pubblica" e tre compagnie della Guardia nazionale guidate dal pugnace Rocco Camerata Scovazzo Comandante e [[Vincenzo Cordova-Savina Savini]].
 
[[File:Filippo cordova-piazza cordova.JPG|thumb|Busto di Filippo Cordova nell'omonima piazza di Aidone]][[Filippo Cordova]], cugino dello Scovazzo che aveva già perorato la causa di una nuova Sicilia come nazione sganciata dalla capitale Napoli e dal Borbone, nel 1848 fu eletto da Aidone al Parlamento Siciliano,sedendo nella Camera dei Comuni.
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Lo stesso Garibaldi in seguito si complimentò con Vincenzo Cordova (vds. lettere) tanto che lo voleva nominare Maggiore del suo esercito di liberazione.
 
Nel Regno di Italia altri aidonesi si distinsero oltre a Filippo Cordova suo cugino Gaetano Scovazzo-Cordova nominato Senatore nel 1861 ma giurò nel 1863, suo nipote Vincenzo Cordova SavinaSavini (1819-1897) deputato di Giarre per cinque legislature e senatore del regno nel 1889, Rocco-Camerata Scovazzo senatore nominato nel 1865 e i suoi fratelli Franceswco e Lorenzo Camerata-Scovazzo entrambi eletti Deputati al parlamento nazionale ed infine Domenico Minolfi Scovazzo (1826-1898), deputato per due legislature e presidente del Consiglio provinciale di Caltanissetta.
 
La vita sociale e culturale di Aidone nell'Ottocento fu molto vivace e ricca di iniziative sociali e culturali. Nel 1865 venne fondata una biblioteca comunale a cui si aggiunse, dal 1884, anche una ''biblioteca popolare educativa circolante''.