Giuseppe Terragni: differenze tra le versioni
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Nel 1933 fonda insieme ai compagni astrattisti la rivista "[[Quadrante (periodico)|Quadrante]]" che verrà poi diretta da [[Pier Maria Bardi]] e [[Massimo Bontempelli]]. Fino al 1940 Terragni è in piena attività e ha molte opere in corso: il Danteum (in collaborazione con Lingeri, architettura allegorica che celebra Dante Alighieri, caratterizzata da un percorso a spirale), il progetto per la sistemazione del quartiere Cortesella (e altri complementi del piano regolatore) di Como, la Casa del Fascio di Lissone e la raffinata e complessa Casa Giuliani Frigerio, suo ultimo capolavoro realizzato.
L'artista viene poi chiamato alle armi e, dopo un breve periodo di addestramento, viene inviato nel 1941 prima in Jugoslavia e poi in Russia. Tornerà seriamente provato fisicamente e psicologicamente, condizione che poi l'avrebbe portato alla morte. La sua è una vicenda umana: Giuseppe Terragni ha passato infatti l'intera esistenza cercando di tradurre in chiave democratica e civile i connotati etici e sociali del fascismo, attraverso l'architettura. Terragni ha solo 39 anni
Ampia è la bibliografia a lui dedicata, come numerose sono le mostre dedicate al suo lavoro. Se l'opera di Terragni sia da considerarsi fascista in senso ortodosso o la sua sublimazione è oggetto di dibattito.
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