Viale della Libertà (Palermo): differenze tra le versioni

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==Storia==
Lo sviluppo del viale della Libertà inizia nel [[XVIII secolo|settecento]], anche se in realtà da principio la nobiltà palermitana era molto restia ad allontanarsi dal centro ''[[Intra moenia|intra moenia]]'', la zona era considerata aperta campagna destinata ad agrumeto. La prima vera spinta verso [[Nord]] per lo sviluppo della strada avvenne alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] grazie all'[[Esposizione Nazionale di Palermo|Esposizione Nazionale]] la cui sede provvisoria venne posta proprio all'inizio del viale. Al termine della mostra la struttura espositiva venne abbattuta e la zona iniziò ad essere lottizzata con villette realizzate dai migliori architetti dell'epoca. Tra queste le ville Genuardi, Raineri, Salandra e Scandurra di [[Giovan Battista Palazzotto|Giovan Battista]] e [[Francesco Paolo Palazzotto]], e la [[villa Deliella]] di [[Ernesto Basile]], tutte distrutte e, ancora esistenti, una palazzina abitata dai [[Florio]], la palazzina Alliata Cardillo, la palazzina Fatta della Fratta, e altre. Attualmente è una delle vie cittadine più prestigiose. Sull'asse insiste la [[villa Zito]], sede della pinacoteca della [[Fondazione Sicilia]].
 
==Struttura==