Città ideale: differenze tra le versioni

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L'idea dell'ambire ad uno "spazio ideale", si può affermare, che abbia accompagnato l'[[Genere umano|uomo]] lungo tutta la sua storia, fin da quando, già nella remota [[antichità]], ha dovuto confrontarsi con situazioni e problematiche che emergevano dallo strutturarsi degli insediamenti umani e dell'economia in forma urbana o protourbana.
=== Elemento qualificante dell'aspirazione ideale ===
Quando si parla di "città ideale", un valore discriminante si attribuisce alla tensione ideale che ispira il progetto. In mancanza di essa, infatti, la ricerca programmatica e gli esiti progettuali stimolati dalle criticità della struttura urbana non danno forma a ciò che si intende per "città ideale". La struttura degli insediamenti, infatti, non può essere avulsa dalle gerarchie di potere e dagli assetti della [[società (sociologia)|società]] di cui gli insediamenti urbani sono una delle espressioni.<ref name="Firpo11"/>
 
Quando si parla di "città ideale", un valore discriminante si attribuisce alla tensione ideale che ispira il progetto. In mancanza di essa, infatti, la ricerca programmatica e gli esiti progettuali stimolati dalle criticità della struttura urbana non danno forma a ciò che si intende per "città ideale". La struttura degli insediamenti, infatti, non può essere avulsa dalle gerarchie di potere e dagli assetti della [[società (sociologia)|società]] di cui gli insediamenti urbani sono una delle espressioni.<ref name="Firpo11"/>
 
In assenza della dimensione ideale qualificante, i programmi edilizi, per quanto appaiano razionali e pianificati, possono risultare privi di qualsiasi spessore utopico e, anzi, finire semplicemente per riflettere, riprodurre, perpetuare, o consolidare, i rapporti di forza, gli [[Stratificazione sociale|assetti]] e le [[Gerarchia sociale|gerarchie sociali]] già espressi dalla società.