Spartaco: differenze tra le versioni

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Il romanziere e garibaldino [[Raffaello Giovagnoli]] pubblica, nel [[1873]], il romanzo ''Spartaco'' come tributo all'eroismo garibaldino, e il romanzo stesso è stampato con una lettera di [[Garibaldi]] in prefazione, che si definisce un [[liberto]] e termina auspicando un futuro in cui non ci saranno né gladiatori né padroni.<ref>cfr pag 40 Maria Wyke ''Projecting the past: ancient Rome, cinema, and history'', Routledge, 1997.</ref> La sua figura ispirò romanzi, film, opere artistiche e alcune personalità politiche quali [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]] che nel [[1916]] fondarono la [[Lega Spartachista|Lega di Spartaco]] e che vennero definiti appunto "spartachisti".
 
Un graphic novel italiano di 190 pagine scritto e illustrato da James Fantauzzi narra la biografia del gladiatore basandosi quasi completamente sulle fonti classiche<ref name=":0">{{Cita libro|autore=James Fantauzzi|titolo=Spartacus, l'eroe della libertà|anno=2012|editore=Phasar Editori|città=Roma|p=|pp=190|ISBN=978-88-6358-168-3}}</ref>. In epoca sovietica il nome [[Spartak|Spartak Moskva|Spartak]] venne adottato dalla grande [[società polisportiva]] delle organizzazioni sindacali del regime. Inoltre anche una stazione della [[metropolitana di Mosca]] è denominata [[Spartak (metropolitana di Mosca)|Spartak]].
 
La città di [[Roma]] ha dedicato al suo antico nemico una strada e una piazza: Viale Spartaco e Largo Spartaco, al Quartiere [[Tuscolano]].