Perlo: differenze tra le versioni

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L'area di Perlo, come quelle limitrofe, sembra sia stata colonizzata fin dai tempi dell'[[antica Roma]], ipotesi confermata dal rinvenimento di [[Antro|antri]] e cunicoli scavati nella roccia e di [[monete]] e statuette romane. Probabile è anche la sua origine come borgo di [[Nucetto]].
 
Il paese, dopo varie vicissitudini ed il periodo buio, conseguente alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], conobbe la propria autonomia come borgo fortificato durante l'[[Feudalesimo|epoca feudale]], con la costruzione nel [[XIII secolo]] del [[castello]] ad opera di Giorgio II (detto Nano) [[Marchesato di Ceva|marchese di Ceva]].
 
Nel [[1541]] [[Carlo II di Savoia]], dopo aver conquistato il borgo, lo investì a [[Pallavicino|Giulio Cesare Pallavicino]] a cui seguì [[Del Carretto|Alfonso Del Carretto]]. Nel [[1558]] il feudo tornotornò nelle mani dei [[Casa Savoia|Savoia]] che lo investirono a Giuseppe Cambiano di Ruffia, a cui succedettero i Faussone, nuovamente i [[Pallavicino]], Antonio Carlo Guerra ed infine, nel [[1762]], Angelo Porrazzo.
 
Durante la [[Campagna d'Italia (1796-1797)|campagna d'Italia]] napoleonica, Perlo sufu teatro di sanguinosi scontri (tanto da rimanere nella toponimia locale con il toponimo ''Bric dei morti'', collina dei morti).
 
Nel [[1928]] Perlo venne aggregato al [[Comune (Italia)|comune]] di [[Nucetto]]. Ridivenne comune autonomo nel [[1947]]<ref name="libro" />.