Margherita III di Fiandra: differenze tra le versioni

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|data di morte = 16 marzo [[1405]]
|luogo di morte = [[Arras]]
|luogo di sepoltura = Chiesa di San Donaziano, [[Lilla (Francia)|Lilla]]
|dinastia = [[Casa dei Dampierre]]
|padre = [[Luigi II di Fiandra]]
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Nel [[1360]] alla morte della madre [[Giovanna I d'Alvernia|Giovanna]], suo marito, Filippo, ereditò i titoli di conte d'Alvernia e di Boulogne<ref name=Bourgogne>{{fr}} [https://books.google.fr/books?id=lUoPAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false #ES Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France, pag. 121]</ref>.<br>Suo marito, Filippo, in quello stesso anno, fu dichiarato maggiorenne e si trovò a governare un insieme di ducati e contee notevole con territori che si estendevano dal sud della Francia sino al confine con le Fiandre ed inoltre, tramite la moglie, era anche erede delle Fiandre stesse e di alcuni feudi attorno alle Fiandre. Ma nel [[1361]], Filippo si ammalò e poco dopo morì<ref name=Bourgog>{{fr}} [https://books.google.fr/books?id=lUoPAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false #ES Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France, pag. 122]</ref>, senza aver potuto consumare il matrimonio<ref name=Bourgog/>, data la ancor giovane età della moglie, Margherita, che, all'età di undici anni, rimase vedova, e le proprietà del marito vennero assegnate in questo modo: il [[re di Francia]], [[Giovanni II di Francia|Giovanni II il Buono]] ([[1319]] † [[1364]]), in quanto parente più prossimo (cugino primo di suo padre oltre che patrigno) del defunto, annesse alla corona, il ducato di Borgogna; mentre le contee di Borgogna, e Artois andarono alla prozia (sorella della nonna paterna, Giovanna III di Borgogna) di Filippo di Rouvres, [[Margherita I di Borgogna|Margherita di Francia]], che era anche la nonna di Margherita; mentre le contee di [[Boulogne]] e [[Alvernia]] andarono al prozio (fratellastro del nonno materno, Guglielmo XII d'Alvernia) di Filippo di Rouvres, [[Giovanni I d'Alvernia]]<ref>A. Coville, "Francia: la guerra dei cent'anni (fino al 1380)", cap. XVI, vol. VI, pag. 630</ref>.
 
Dopo che era rimasta vedova, suo padre, Luigi pensò di sposare la figlia, Margherita di Male, ora ereditiera oltre che delle contee di [[Conti di Fiandra|Fiandra]], di [[Nevers]] e di [[Rethel]] anche delle contee di [[Borgogna]] e di [[Artois]], a [[Edmondo di Langley, I duca di York|Edmondo di Langley]], uno dei figli del re d'Inghilterra, [[Edoardo III d'Inghilterra|Edoardo III]]<ref name=Pi>Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pag. 426</ref>. Sia il [[papa Urbano V]], che il nuovo [[re di Francia]], [[Carlo V di Francia|Carlo V]] si opposero al progetto (la ''Chronicon Angliæ 1328-1388'' riferisce che un messo era stato inviato per ottenere la dispensa papale, per la consanguineità, che non fu concessa per le pressioni fatte dal re di Francia Carlo V<ref name=Angliae>{{la}} [http://lollardsociety.org/pdfs/Wals_ChroniconAngliae.pdf#ES Chronicon Angliæ 1328-1388, pagina 55]</ref>), e Carlo V, cedendo i tre distretti [[valloni]] di [[Lilla (Francia)|Lilla]], [[Douai]] e [[Orchies]]<ref>I tre distretti [[valloni]] di [[Lilla (Francia)|Lilla]], [[Douai]] e [[Orchies]] erano stati sottratti alle Fiandre dalla corona di Francia, nel [[1320]]</ref>, alla contea delle Fiandre, indusse<ref>Il nuovo [[re di Francia]], [[Carlo V di Francia|Carlo V]], non fidandosi della fedeltà di Luigi di Male, lo forzò al matrimonio di sua figlia, Margherita di Male, con suo fratello, [[Filippo II l'Ardito]], per tenere le Fiandre legate alla Francia.</ref> Luigi ad accettare un matrimonio tra sua figlia, Margherita di Male ed il fratello del re di Francia, il nuovo [[duca di Borgogna]], [[Filippo II l'Ardito]]<ref>A. Coville, "Francia: la guerra dei cent'anni (fino al 1380)", cap. XVI, vol. VI, pag. 636</ref>.
{{vedi anche|Genealogia semplificata della successione di Borgogna e Fiandre}}
Nel [[1368]], dopo la morte della madre, Margherita divenne erede dei ducati di [[Ducato di Brabante|Brabante]] e [[Ducato di Limburgo|Limburgo]].
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Nel [[1369]], a diciannove anni, Margherita sposò in seconde nozze il [[duca di Borgogna]], che aveva ricevuto il ducato dal padre, nel [[1364]], [[Filippo II di Borgogna|Filippo II l'Ardito]]<ref name=Pi/> ([[1342]] † [[1404]]), della famiglia dei [[Valois]], quarto figlio del re Giovanni il Buono e di [[Bona di Lussemburgo]] ([[1315]] - [[1349]]), come ci confermano sia il ''Iohannis de Thilrode Chronicon''<ref name=Thilro/>, che la ''Chronicon Angliæ 1328-1388'', che ricorda che Filippo era stato prigioniero in Inghilterra assieme al padre, Giovanni<ref name=Angliae/>.
 
Nel [[1379]], i tessitori di [[Gand]], si ribellarono nuovamente padre di Margherita, il conte Luigi di Male, mentre [[Bruges]] gli rimase fedele<ref>A. Coville, "Francia: armagnacchi e borgognoni (1380-1422)", cap. XVII, vol. VI, pag. 644</ref>, che pose il suo quartier generale proprio in Bruges<ref name=Covill>A. Coville, "Francia: armagnacchi e borgognoni (1380-1422)", cap. XVII, vol. VI, pag. 645</ref>. Gand si affidò alla guida di [[Philip van Artevelde]] (il figlio di [[Jacob van Artevelde]]<ref name=Covill/>), che dopo il fallimento delle trattative si mise a capo di una spedizione contro [[Bruges]]<ref name=Covill/>; il conte Luigi attaccò i rivoltosi in aperta campagna, ma venne respinto e Luigi riuscì a mettersi in salvo con grande difficoltà<ref name=Covill/> e Philip van Artevelde conquistò la città il 3 maggio [[1382]])<ref name=P>Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pag. 427</ref>. Tutte le Fiandre, sino a Liegi, appoggiarono la rivolta<ref name=Covill/>. <br>Luigi, con una fuga rocambolesca, si rifugiò a [[Lilla (Francia)|Lilla]], dove, morta nel frattempo (9 maggio) la madre, Margherita di Francia, ereditò le contee di Borgogna e [[Artois]] e dove chiese aiuto al genero, il duca di Borgogna, Filippo II l'Ardito<ref name=Covill/>. Filippo accorse e, con l'aiuto del fratello, il nuovo [[re di Francia]] [[Carlo VI di Francia|Carlo VI]] detto "il Beneamato"<ref name=P/>, sconfisse le truppe ribelli (alle quali mancò l'appoggio del nuovo re d'Inghilterra, [[Riccardo II d'Inghilterra|Riccardo II]]<ref>Bernard L. Manning, "Inghilterra: Edoardo III e Riccardo II", cap. XIX, vol. VI, pag. 759</ref>.) a [[Battaglia di Roosebeke|Roosebeke]] (27 novembre [[1382]]), dove Van Artevelde morì<ref name=P/><ref name=Covill/>. Suo padre, Luigi rientrò in Bruges, ma si astenne dall'attaccare Gand<ref name=Covill/>, che, rifornita dagli inglesi, continuò a resistere<ref name=P/>.<br>suo padre, Luigi morì, il 30 gennaio [[1384]], senza poter vedere la riconquista della città<ref name=P/>, che avvenne circa due anni dopo (dicembre 1385)<ref name=P/>. A Luigi di Male, in tutti i suoi possedimenti succedette Margherita di Male, assieme al marito, Filippo II l'Ardito<ref name=PI>Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pag. 432</ref>, divenendo contessa Margherita III di [[Fiandra]], di [[Nevers]] e di [[Rethel]], e contessa Margherita II di Borgogna e Artois. Il marito Filippo occupò tutti i territori, ad eccezione delle città di [[Lilla (Francia)|Lilla]], [[Douai]] e [[Orchies]], estendendo la propria autorità su tutte le contee<ref name=Covil>A. Coville, "Francia: armagnacchi e borgognoni (1380-1422)", cap. XVII, vol. VI, pag. 646</ref>.
 
Nel periodo in cui Margherita divenne contessa, nelle Fiandre vi era ancora uno stato di guerra civile, nell'ambito della [[guerra dei cent'anni]]. Le Fiandre furono terreno di scontro tra inglesi e Franco-Borgognoni. Infatti [[Gand]] non aveva ancora accettato l'autorità della contessa anzi, con l'aiuto degli inglesi, aveva conquistato la città di [[Damme (Belgio)|Damme]], dove gli inglesi appoggiati dalla popolazione, resistettero sei settimane all'assedio dei Franco-Borgognoni che infine la saccheggiano (1385)<ref>A. Coville, "Francia: armagnacchi e borgognoni (1380-1422)", cap. XVII, vol. VI, pagg. 646 e 647</ref>.<br />Il 18 dicembre [[1385]] Gand aprì le porte ai conti di Fiandra, in cambio di un'amnistia generale ed il mantenimento dei suoi privilegi<ref>A. Coville, "Francia: armagnacchi e borgognoni (1380-1422)", cap. XVII, vol. VI, pag. 647</ref>.