Antonino Faà di Bruno (attore): differenze tra le versioni

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Appartenente alla nobile [[dinastia]] piemontese dei marchesi [[Faà di Bruno (famiglia)|Faà di Bruno]] da cui provenivano anche il beato [[Francesco Faà di Bruno]] ed il capitano di vascello [[Emilio Faà di Bruno]], eroe deceduto nella [[battaglia di Lissa]] del 1866, Antonino era figlio del [[marchese]] Alessandro Faà di Bruno (1873-1967), console generale a [[Londra]] fra il 1900 ed il 1915, e di sua moglie Fanny Costì (1881-1975). Il suo nome era derivato da un [[Antonino Faà di Bruno (vescovo)|antenato omonimo]] che nel Settecento era stato vescovo di [[Asti]]. Un altro suo antenato, [[Carlo Luigi Buronzo del Signore]], era stato arcivescovo di [[Torino]] in epoca napoleonica.
 
Intrapresa la carriera militare, fu membro dell'esercito, tenente dei [[granatiere|granatieri]] in Africa Orientale Italiana dove, ad [[Asmara]] nel 1941, si guadagnò una decorazione. Terminata la guerra, nel 1947, prese in moglie la vedova di suo cugino Emilio (deceduto nel 1943) dalla quale quest'ultimo aveva avuto due figlie.
 
Quando andò in pensione, congedato col rango di [[generale di brigata]] dei [[granatiere|granatieri]], nel 1964, cominciò una fortunata carriera da [[attore]] [[cinema]]tografico, che intraprese per puro diletto: [[Carlo Lizzani]] lo chiamò per interpretare una piccola parte nel [[film]] ''[[La vita agra (film)|La vita agra]]'', a cui seguono ''[[Porcile (film)|Porcile]]'' (1969) di [[Pier Paolo Pasolini]], ''[[Amarcord]]'' di [[Federico Fellini]],<ref>{{cita libro|autore=Federico Fellini|titolo=Fellini on Fellini|url=https://books.google.com/books?id=e36Hs9iZxloC&pg=PA174|anno=1976|editore=Da Capo Press|isbn=978-0-306-80673-5|lingua=en|pp=da 174}}</ref> e ''[[Come una rosa al naso]]'' (1976) di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]]. Tuttavia, i ruoli più ricordati furono quello del militare in pensione e golpista Ribaud in ''[[Vogliamo i colonnelli]]'' (1973) di [[Mario Monicelli]]<ref>{{cita libro|autore1=Roberto Chiti|autore2=Enrico Lancia|autore3=Roberto Poppi|titolo=Dizionario del cinema italiano: testi e strumenti per la scuola e l'università. Gli attori dal 1930 ai giorni nostri; Vol. 1. A - L|url=https://books.google.com/books?id=WDKOut-MkCwC&pg=PA221|anno=2003|editore=Gremese Editore|isbn=978-88-8440-213-4|pp=da 221}}</ref> e quello del [[Duca Conte Piercarlo Ing. Semenzara]], nel ''[[Il secondo tragico Fantozzi|Secondo tragico Fantozzi]]'' di [[Luciano Salce]] (1976).