Vittorio Emanuele I di Savoia: differenze tra le versioni

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Con RR.PP. del 13 luglio [[1814]]<ref>[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/07/13/proprio-il-13-luglio-del-1814-vittorio-emanuele-i-fondo-il-corpo-dei-carabinieri-reali25.html ''Proprio il 13 luglio del 1814 Vittorio Emanuele I fondò il corpo dei carabinieri'' su LaRebubblica]</ref>, ad ogni modo, ritenne opportuno istituire un nuovo corpo militare, quello dei carabinieri, sul modello di quelli adoperati dai francesi. Egli infatti, pur avendo inviso il governo napoleonico, aveva notato che sul campo i carabinieri francesi si dimostravano estremamente duttili nei movimenti e molto efficaci e per questo decise che anche il suo nuovo regno doveva fare tesoro di quanto appreso sui campi di battaglia. Nel decreto che pubblicò in quella stessa data si adduceva la necessità della creazione del corpo dei carabinieri reali "...per ricondurre, ed assicurare viemaggiormente il buon ordine, e la pubblica tranquillità, che le passate e disgustose vicende hanno non poco turbata a danno de' buoni, e fedeli Sudditi...", al fine di "sempre più contribuire alla maggior felicità dello Stato, che non può andare disgiunta dalla protezione, e difesa de' buoni, e fedeli Sudditi Nostri, e dalla punizione de' rei".
 
Vittorio Emanuele I diede da subito grande rilevanza al corpo dei carabinieri di Sardegna, in quanto nell'art. 12 della medesima disposizione era possibile leggere: "Il Corpo de' Carabinieri Reali sarà considerato nell'Armata per il primo fra gli altri, dopo le Guardie Nostre del Corpo [...] ed all'occasione sarà preferito per l'accompagnamento delle Persone Reali". Il re affidò il [[Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri|comando generale]] del neonato corpo militare a [[Giuseppe Thaon di Revel di Sant'Andrea]].
 
== L'Ordine Militare di Savoia ==