Cultura della ceramica a pettine: differenze tra le versioni

La '''cultura della ceramica a pettine''' o '''cultura del vasellame a pettine e buchi''' fu una cultura nord-orientale del [[Europa Neolitica|Neolitico in Europa]]. Essa esistette dal 4200 a.C. circa fino al 2000 a.C. circa Il nome gli deriva dal più comune tipo di decorazione realizzato sulle sue ceramiche, che danno l'impressione delle impronte di un pettine.

LaI distribuzionemanufatti dei manufattirinvenuti scopertisono sidistribuiti trovanonella inzona zonetra dellala [[Finnmark]] ([[Norvegia]]) a nord, delil fiume [[Kalix]] ([[Svezia]]) e delil [[Golfogolfo di Botnia]] ([[Finlandia]]) ad ovest e dellala [[Vistola]] ([[Polonia]]) a sud.

Ad oriente la ''"ceramica a pettine''" della [[Russia]] nord-occidentale viene a fondersi in un continuum di stili similari estendendosi verso le zone montuose degli [[Urali]].

Verrebbe infine ad includere, fra le altre, la [[cultura di Narva]] in [[Estonia]] e la [[cultura di Sperrings]] in [[Finlandia]]. Si è pensato che i popoli di questa cultura siano stati essenzialmente cacciatori-raccoglitori, sebbene per es. la cultura di Narva in Lituania, per esempio, mostri alcune tracce di agricoltura.

Le ceramiche sono costituite da grandi vasi che sono arrotondati o appuntiappuntiti nella parte inferiore, con una capacità che va dai 40 ai 60 litri. Le forme dei contenitori restano immutate ma variano le decorazioni.

Per la datazione, secondo l'elevazione della terra, le ceramiche sono state tradizionalmente (<ref>Äyräpää 1930) state</ref> suddivise nei seguenti periodi: ''
*"antico''" (Ka I, [[4200 a.C.]] circa - [[3300 a.C.]] circa), ''
*"tipico''" (Ka II, [[3300 a.C.]] circa - [[2700 a.C.]] circa) e ''tardo'' (Ka III, [[2800 a.C.]] circa - [[2000 a.C.]] circa).

Tuttavia, le date misurate tramite il [[metodo del carbonio-14]], riguardo ai frammenti trovaticeramici rinvenuti del ''"vasellame a pettine''", per es.esempio nell'istmo di [[Carelia]], forniscono un intervallo complessivo che va dal 5600 a.C. al 2300 a.C. (<ref>''Geocronometria'' Vol. 23, pp.&nbsp;93–99, 2004).</ref>.

Tra i molti stili di ''"vasellame a pettine e fori''" ce n'è uno che fa uso delle caratteristiche dell'[[asbesto]]: [[ceramica di asbesto|vasellame di asbesto]]. Altri stili sono per esempio la ceramica di Pyheensilta, Jäkärlä, Kierikki, Pöljä e Säräisniemi con le loro rispettive suddivisioni. Con la denominazione di [[ceramiche di Sperrings]] s'intendono le ceramiche più recenti della ''"cultura del vasellame a pettine''" (Ka I:2) trovato in Finlandia.

Gli insediamenti erano localizzati sulle rive costierecoste o presso i laghi e l'economia era basata su caccia, pesca e raccolta di piante. In [[Finlandia]] ci fu una cultura marittima che divenne sempre più specializzata nella caccia alle foche. La dimora principale era probabilmente il [[teepee]] di circa 30 metri quadrati dove potevano vivere una quindicina di persone. Anche le case in legno rettangolari divennero popolari in Finlandia dal 4000 a.C. in poi. Le tombe erano scavate negli insediamenti e i cadaveri venivano coperti con [[ocra rossa]]. La tipica ''"età della ceramica a pettine''" mostra un uso estensivo di oggetti fatti di [[selce]] e [[ambra (resina)|ambra]] come quelli delle offerte funerarie.

Gli utensili in pietra mutano molto poco nel tempo, essendo costituiti di materiali locali quali per es. [[ardesia]] e [[quarzo]]. I reperti suggeriscono una completa ed estesa rete di scambio: l'ardesia rossa proveniente dalla Scandinavia settentrionale, l'[[amianto|asbesto]] dal [[Saimaa (lago)|Lagolago di Saimaa]], l'ardesia verde dal [[Lagolago di Onega]], l'[[ambra (resina)|ambra]] dai litorali meridionali del [[Marmar Baltico]] e la selce dalle colline del [[Rialto del Valdaj|Valdai]] nella Russia nord-occidentale.

Si è ipotizzato che le popolazioni della ''"cultura del vasellame a pettine''" parlassero una [[lingue uraliche|lingua uralica]] e fossero predecessori delle tribù di lingua [[Ugro-finnico|ugro-finnica]]. Non si crede, ad ogni modo, che possano aver parlato una lingua [[Lingua protoindoeuropea|indoeuropea]]. D'altra parte, alcuni [[toponimi]] e [[idronimo|idronimi]] potrebbero, in alcune aree, indicare anche una lingua operante non-uralica e non-indoeuropea.