Partito Comunista Italiano: differenze tra le versioni

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==== L'apparato paramilitare del PCI ====
{{P|Il testo recentemente inserito sulla Gladio Rossa contiene una serie di fatti non acclarati: possibile insurrezione armata che ''sarebbe'' stata sorretta (che vuol dire questo condizionale?), possibile invasione del Patto di Varsavia, due fasi, etc. si veda discussione|storia|ottobre 2012}}
Secondo alcune fonti e atti ufficiali il partito avrebbe mantenuto un'organizzazione paramilitare segreta denominata giornalisticamente da alcune testate, [[Gladio Rossa]] (locuzione in contrapposizione alla coeva e acclarata [[Organizzazione Gladio]] nata in chiave anticomunista). Lo storico [[Carmelo Giovanni Donno|Gianni Donno]] sostiene che «fino alle elezioni del 18 aprile 1948 un'insurrezione comunista in Italia era possibilità reale, e sarebbe stata sorretta da un apparato militare, incardinato nella struttura organizzativa del PCI». Quest'organizzazione avrebbe seguito la storia del partito estrinsecandosi in due fasi distinte: dal 1948 al 1954 in cui vennero poste le basi dell'organizzazione raccogliendo materiali bellici e creando una rete di contatti e logistica in preparazione di una possibile insurrezione armata alla seconda fase dal 1955 al suo scioglimento nel 1974, nella quale l'organizzazione avrebbe dovuto costituire un sostegno attivo a un'eventuale invasione dell'Italia da parte del [[Patto di Varsavia]].<ref>Gianni Donno, «I comunisti italiani e i piani d'invasione del Patto di Varsavia», a cura di [[Fabrizio Cicchitto]] in ''L'influenza del comunismo nella storia d'Italia'', Rubbettino, 2008, pag. 174.</ref> Insieme a quest'organizzazione il partito ne mantenne un'altra, destinata alla protezione e alla fuga dei dirigenti nel caso che il partito stesso fosse stato dichiarato illegale in Italia.<ref>{{cita web | 1 = http://www.ragionpolitica.it/testo.3270.anni_settanta_piani_sovietici_invasione.html | 2 = Anni Settanta: piani sovietici d'invasione - Lettera al Presidente Francesco Cossiga - di Gianni Donno - 2 aprile 2005 | 3 = 26 settembre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081204113542/http://www.ragionpolitica.it/testo.3270.anni_settanta_piani_sovietici_invasione.html | dataarchivio = 4 dicembre 2008 | urlmorto = sì }}</ref> In un rapporto del [[SIFAR]] l'apparato paramilitare del PCI viene descritto come diviso in due gruppi: uno operativo in tempo di pace con il compito di «sostenere le agitazioni e mantenere l'economia nazionale sotto pressione, affinché la gente appoggi un cambiamento politico attraverso le riforme sociali di cui il PCI si fa promotore» e l'altro pronto a intervenire in caso di guerra con opere di sabotaggio.<ref>Maurizio Caprara, ''Lavoro riservato: i cassetti segreti del PCI'', Feltrinelli, 1997, pagg. 93-94 ISBN 88-07-17020-5.</ref>
 
Il Servizio Ordine Informazioni era la struttura informativa che si affiancava alla struttura paramilitare e svolgeva attività spionistica nei settori militare, industriale e politico.<ref>{{cita libro | titolo = Lavoro riservato: i cassetti segreti del PCI | autore = Maurizio Caprara | editore = Feltrinelli | anno= 1997 | pagine = 213 | id = EAN 9788807170201}} pagg. 126-127</ref><ref name = vicosanlucifero>{{cita web | http://www.vicosanlucifero.it/excal/excal43/ex43-04.html | Le ultime acquisizioni su Gladio Rossa e Kgb - di Gianni Donno | 15 ottobre 2012}}</ref> Questa struttura operava in stretto collegamento col [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]] e con il [[Glavnoe razvedyvatel'noe upravlenie|GRU]] (il servizio informazioni militare sovietico) e aveva tra i suoi compiti anche la disinformazione, quindi la costruzione di informazioni false o dossier atti a creare scandali nei momenti opportuni.<ref name = vicosanlucifero/> Riguardo alla Gladio Rossa anche il giornalista [[Giovanni Fasanella]] dichiara: {{citazione|Del resto, sul versante opposto, un doppio livello si era formato sin dal dopoguerra anche all'ombra del PCI, con la cosiddetta Gladio rossa, una struttura paramilitare clandestina composta da ex partigiani, spesso non del tutto controllata dallo stesso gruppo dirigente del partito e ancora legata al mito della rivoluzione proletaria.<ref>[[#Fasanella|Fasanella]], p. II, Introduzione.</ref>}}