Ubaldo I Visconti: differenze tra le versioni

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Attorno al [[1200]] Ubaldo stava aiutando il Giudice [[Guglielmo I di Cagliari]] su ordine della [[Repubblica di Pisa]], nella sua [[guerra]] contro il Giudice [[Comita III di Logudoro]], quando i due Giudici stabilirono accordi di pace.
 
Nel [[1212]] Pisa venne scossa dalle lotte interne tra una fazione pro-viscontea ede una anti-viscontea. Verso la metà di gennaio del [[1213]] le forze anti-viscontee pisane guidate da Guglielmo (Salusio IV Giudice di Cagliari nonché Marchese di Massa) ed appoggiate da [[Massa (Italia)|Massa]], [[Pistoia]], dalle milizie de suocero [[Guido Guerra III]] oltre che da fuoriusciti lucchesi si scontrarono nei pressi del fiume Frigido ed ebbero la peggio contro le truppe di Ubaldo e del deposto Podestà di Pisa, [[Goffredo Musto Visconti]] che comandavano la parte avversa composta principalmente da fuoriusciti pisani e da cittadini lucchesi. Dopo la vittoria dei Visconti al governo Pisa vengono nominati quattro Rettori, dei quali uno appartenente proprio alla consorteria dei Visconti.
 
Nel [[1214]] Ubaldo e suo fratello Lamberto colsero l'occasione per lanciare una un'offensiva contro i Giudicati di Cagliari e [[Giudicato di Arborea|Arborea]], ma vennero respinti dalle forze del Giudice Comita e della [[Repubblica di Genova]]. La guerra continuò sul [[mare]], ma venne fermata grazie all'intervento di [[Papa Onorio III]] che forzò Comita a far pace con Pisa nel [[1217]].
 
Nel [[1215]], approfittando della debolezza di Benedetta di Cagliari, Lamberto Visconti raccolse una vasta [[flotta]] e sbarcò un [[esercito]] a Cagliari, dove occupò la collina che diventerà nota come "Castel di Castro di Cagliari", che dominava la città, e la fortificò. Quindi lasciò al fratello Ubaldo I il compito di conquistare il resto del territorio. La Giudicessa venne quindi costretta a fuggire dalla sua capitale e rifugiarsi nell'interno del Giudicato. Quindi nel 1217 Ubaldo costrinse Benedetta a cedere formalmente il Giudicato ed essa lo ricevette in cambio come vassalla del Console di Pisa.
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*Corrado ZEDDA, L'ultima illusione mediterranea. Il Comune di Pisa, il Regno di Gallura e la Sardegna nell'età di Dante, Cagliari 2006.
*Raimondo PINNA, Santa Igia. La città del Giudice Guglielmo, Cagliari 2010.
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