Rosolino Pilo: differenze tra le versioni

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Dopo la [[battaglia di Calatafimi]], ricevette una lettera di Garibaldi che lo invitava a svolgere azioni diversive contro le truppe borboniche. Così fece e con [[Giovanni Corrao]] impegnò le truppe borboniche a [[San Martino delle Scale]]; contemporaneamente alla colonna garibaldina che [[Rivolta della Gancia|marciava su Palermo]], avanzò dal lato opposto verso la città, ma, in uno scontro a fuoco, fu colpito da una pallottola alla nuca.
<ref>{{cita news|url=http://archivio.siciliainformazioni.com/cultura-arte/centocinquanta-anni-fa-il-giallo-della-morte-di-rosolino-pilo/html?ref=search|titolo=Centocinquantanni fa il giallo della morte di Rosolino Pilo|pubblicazione=Sicilia Informazioni.com ARCHIVIO STORICO|data=11-9-2010|accesso=29 aprile 2016|urlmorto=sì}}</ref>
Cadde sei giorni prima della conclusione dell'[[insurrezione di Palermo (1860)|insurrezione di Palermo del maggio 1860]], presso il monte delle Neviere di [[San Martino delle Scale]].<ref>{{Cita|Pieri|p. 664}}.</ref>
 
Il 24 agosto 1860 la salma fu traslata dall'abbazia di San Martino delle Scale (dove era stato sepolto nella cappella centrale di San Gregorio a cura dell'abate del convento di S. Martino, padre Luigi Castelli dei Principi di Torremuzza, legato da vincoli di parentela con lo stesso Pilo), alla [[Chiesa di San Domenico (Palermo)|chiesa di San Domenico]], il "pantheon" di Palermo. Un monumento dello scultore Rosario Bagnasco gli fu eretto nel 1878; inoltre un cippo onora la sua memoria presso la [[Villa Garibaldi]] di [[piazza Marina]] a Palermo ed ancora, proprio sul luogo della sua morte, sotto la più alta cima del Monte delle Neviere, fu eretto un monumento in suo onore.