Chironomidae: differenze tra le versioni

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Un aspetto di particolare interesse è la capacità di adattamento delle larve di diverse specie a condizioni ambientali proibitive per altri organismi e che riguardano, secondo i casi, la [[salinità]], l'[[umidità]], la [[temperatura]], la disponibilità di [[ossigeno]] o, infine, la particolare specificità dell'habitat.
 
Diverse sono le specie adattate a vivere in acque salmastre o marine, in virtù della funzione di regolazione [[osmosi|osmotica]] svolta dalle papille anali. La larva del ''[[Chironomus salinarius]]'' può resistere a concentrazioni di [[cloruro|cloruri]] dell'ordine del 40%<ref name="t62">{{cita|Tremblay|p. 62}}.</ref>. Negli [[anni 1980|anni ottanta]], nella [[Laguna di Venezia]] furono rilevate densità di popolazione, di larve di ''C. salinarius'', superiori a 38&nbsp;000 individui per metro quadro in acque con il 5% di salinità<ref name="t63">{{cita|Tremblay|p. 63}}.</ref><ref name="Ali">{{cita pubblicazione |autore=A. Ali |coautori=G. Majori G., G. Ceretti, F. Dandera, M. Scattolin, U. Ferrarese |titolo=A chironomid (Diptera: Chironomidae) midge population study and laboratory evaluation of larvicides against midges inhabiting the lagoon of Venice, Italy |rivista=Journal of the American Mosquito Control Association |anno=1985 |volume=1 |numero=1 |pagine=63-68 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3880214 |accesso=19 marzo 2009}} (Abstract).</ref>.
 
L'adattamento a condizioni estreme di umidità è un comportamento riscontrato in particolare nelle specie del genere ''[[Polypedilum]]'' diffuse nell'[[Africa occidentale]]. Queste larve, adattate a vivere in pozzanghere temporanee soggette a prosciugamenti di lunga durata, vivono racchiuse all'interno di un astuccio di terra e in condizioni sfavorevoli vanno incontro ad una lenta disidratazione, combinata all'accumulo di zuccheri, fino a portare l'umidità del corpo a valori inferiori all'8%. Questo stato di quiescenza o morte apparente, detto [[anidrobiosi]] o criptobiosi, permette alle larve di sopravvivere a lunghi periodi di aridità che possono durare anche anni. Tuttavia, l'aspetto più spettacolare, dal punto di vista biologico, associato all'anidrobiosi delle larve di ''Polypedilum'' è la capacità di tollerare temperature incompatibili con la vita, capacità che si manifesta ai livelli più estremi nella specie ''[[Polypedilum vanderplanki]]''.
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[[File:Zuckmuekenbabys.jpg|thumb|left|Larve neonate.]]
L'adattamento a bassi tenori di ossigeno si deve a meccanismi fisiologici basati su un particolare biochimismo. La presenza stessa di [[emoglobina]] nell'[[Apparato circolatorio degli insetti#Emolinfa|emolinfa]] di molte larve di chironomidi, è un fatto inconsueto fra gli Insetti, nei quali il trasporto dell'ossigeno è in genere affidato alla capillarità del [[Apparato respiratorio degli insetti|sistema tracheale]]. L'emoglobina, in questo caso, svolge la funzione di rendere più efficiente il trasporto dell'ossigeno. Alla presenza del pigmento si associano anche particolari biochimismi nel metabolismo di queste larve come, ad esempio, lo svolgimento di processi di [[glicolisi]] anaerobica<ref>{{cita|Tremblay|p. 61}}.</ref>.
 
Un esempio di adattamento alla specificità intrinseca dell'habitat si riscontra nella specie ''[[Paratanytarsus inquilinus]]'', che ha concentrato il proprio potenziale biologico a favore dello stadio larvale. Le larve di questa specie vivono nelle condutture dell'acqua degli acquedotti urbani, nutrendosi di [[ferrobatteri]], e l'intero ciclo vitale può svolgersi, per una sequenza indefinita, all'interno delle condotte senza alcun contatto con l'esterno: la femmina adulta, infatti, conduce una vita brevissima restando racchiusa all'interno dell'involucro pupale e riproducendosi per [[partenogenesi]].