Console Generale Liuzzi: differenze tra le versioni

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|Soprannome=
|Note=
|Ref=dati presi da:<ref>[http://www.xmasgrupsom.com/Sommergibili/Liuzzi.html Regio Sommergibile GENERALE LIUZZI]</ref>, <ref>[http://www.trentoincina.it/dbsomm2.php?short_name=Liuzzi Sommergibile Console Generale Liuzzi]</ref><ref name="betasom.it">[http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31946 Classe Liuzzi (1938) - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> }}
 
Il '''''Console Generale Liuzzi''''' è stato un sommergibile della [[Regia Marina]].
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Intitolato ad [[Alberto Liuzzi]], [[Console generale (grado militare)|console generale]] della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|Milizia]], il sommergibile andò perduto alla sua prima missione di guerra. Il 16 giugno 1940, infatti, lasciò [[Taranto]] al comando del [[capitano di corvetta]] Lorenzo Bezzi diretto nella sua zona d'agguato al largo di [[Famagosta]], per attaccare le navi in navigazione fra [[Cipro]], la [[Siria]] e l'[[Egitto]]<ref name=autogenerato2>[http://www.xmasgrupsom.com/Sommergibili/Liuzzi.html Regio Sommergibile Generale Liuzzi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Vi passò cinque giorni senza avvistare alcuna nave e nella serata del 25 giugno intraprese la rotta di rientro<ref name=autogenerato2 />.
 
Alle 18.30 del 27 giugno individuò le unità della Forza C britannica ma fu a sua volta avvistato<ref>{{cita|Giorgerini|p. 242}}.</ref><ref name=autogenerato2 />.
 
Subì una dura caccia con [[bomba di profondità|cariche di profondità]] da parte dei [[cacciatorpediniere]] ''Dainty'', ''[[HMS Defender (H07)|Defender]]'' e ''Ilex'' (che avevano in dotazione gli [[ecogoniometro|ecogoniometri]] più moderni della [[Royal Navy]]) finché, danneggiato, venne a galla per tentare di difendersi con i [[cannone|cannoni]]<ref name=autogenerato1>{{cita|Giorgerini|p. 243}}.</ref>.
 
Causa il [[mare]] mosso, però, i cannonieri del ''Liuzzi'' non riuscivano a puntare, mentre le unità britanniche non ebbero problemi a centrare più volte il sommergibile, con 9 morti fra l'equipaggio (il [[guardiamarina]] Averardo Facibeni, un [[sergente]] e sette marinai)<ref>[http://www.regiamarina.net/sub_casualties.asp?nid=196&lid=2 Caduti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name=autogenerato2 /> e la messa fuori uso dell'unità<ref name=autogenerato1 />.
 
Fu ordinato di avviare le manovre di autoaffondamento e di abbandonare il sommergibile; dopo che tutti se ne furono andati (furono tratti in salvo – e catturati – dagli inglesi) il comandante Bezzi ritornò all'interno del sommergibile e vi si rinchiuse, decidendo di affondare con esso (fu decorato con [[Medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria)<ref>{{cita|Giorgerini|pp. 243 e 653}}.</ref>.
 
Poco prima delle 20 il ''Liuzzi'' affondò al largo di [[Creta]]<ref name=autogenerato1 /><ref name=autogenerato2 />.