Mitra (copricapo): differenze tra le versioni

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La '''mitra''' ("mitria" è una deformazione popolare<ref>Cfr. il [http://www.treccani.it/vocabolario/mitra1/ dizionario] dell'[[Enciclopedia Treccani]], che la segnala come forma pop[olare].</ref>) è un [[paramento liturgico]]: è il copricapo usato dai [[vescovo|vescovi]] di molte confessioni cristiane durante le celebrazioni [[liturgia|liturgiche]].
 
È un copricapo alto e rigido, formato da due [[pentagono|pentagoni]] irregolari piatti, con i lati superiori ricurvi e terminanti a punta. Talora, è impreziosita da [[oro]] e [[Gemma (mineralogia)|gemme]], con fasce ricadenti sulla [[nuca]], indossata dai [[vescovo|vescovi]] durante le [[Solennità|Solennità liturgiche]]<ref name="dizionario Gabrielli 2007">{{cita web | titolo = Lemma "Mitra", in ''Il grande italiano 2008. Vocabolario della lingua italiana''. | editore = Hoepli (La Biblioteca di Repubblica-l'Espresso) | autore = Aldo Gabrielli | data = 1º Agostoagosto 2007 | città = Padova | ISSN = 1128-6091}}</ref>. Come il [[pastorale (liturgia)|pastorale]], anche la mitra è prerogativa episcopale, e simbolo della loro [[araldica ecclesiastica|dignità]] ed [[successione apostolica|autorità]]<ref name="dizionario Gabrielli 2007"/>.
 
== Origine ==