Leonardo da Vinci: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Apostrofo: dell’allievo
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 65:
[[File:Study of a Tuscan Landscape.jpg|thumb|''[[Paesaggio con fiume]]'' (1473)]] Testimonia il confronto serrato col maestro il ''[[Battesimo di Cristo (Verrocchio e Leonardo)|Battesimo di Cristo]]'' degli [[Uffizi]], dipinto a più mani. Secondo l'indicazione di [[Giorgio Vasari|Vasari]], confermata poi anche dalla critica moderna, è da assegnare a Leonardo l'angelo in primo piano a sinistra e il morbido paesaggio sullo sfondo, oltre a una sistemazione generale dello stile per amalgamare almeno tre mani di personalità diverse (Verrocchio, un allievo poco dotato e Leonardo stesso). In quest'opera sono già evidenti alcuni motivi dello stile leonardesco, che superano i limiti degli insegnamenti di bottega: la decorazione basata su motivi fluenti, l'attenzione agli elementi vegetali, o all'espressività dei volti, spesso ritratti con un sorriso ambiguo;<ref name="M14" /> nuova è inoltre la resa spaziale e atmosferica unificata, nonché i primi accenni a uno stile [[sfumato]].<ref name="M16">Magnano, cit. p. 16.</ref>
 
Ancora secondo Vasari, la bravura di Leonardo nella prova del ''Battesimo'' avrebbe spinto Verrocchio, restio a un confronto diretto che cominciava a vederlo perdente, a dedicarsi esclusivamente alla scultura. In realtà l'aneddoto è scartato dalla critica moderna, propensa a ritenerlo un'enfatizzazione arbitraria del tema letterario dell'"allievodell’allievo che supera il maestro" operata dallo storico aretino.<ref name="M17">Magnano, cit. p. 17.</ref>
 
Il dipinto su tavola raffigurante Madonna con Bambino, detto comunemente ''[[Madonna di Camaldoli (dipinto)|Madonna di Camaldoli]]'' per la sua collocazione nell'[[Eremo di Camaldoli|eremo]] in provincia di Arezzo, è una elaborazione della ''[[Madonna Dreyfus]]'' tanto da ipotizzare che questa ne rappresenti il modello; il volto della Madonna è sovrapponibile a opere di [[Lorenzo di Credi]]; la testa del Bambino è identica a un disegno di Verrocchio; alcuni particolari del paesaggio seguono lo schema e le forme di quelli presenti nel ''[[Tobiolo e l'angelo]]''; sul retro è presente il disegno che traccia lo schema di una cornice coincidente a quella che orna il tondo di [[Sandro Botticelli|Botticelli]], pure allievo di Verrocchio, oggi nella pinacoteca di Piacenza; il gioiello della Vergine è lo stesso raffigurato in disegni di Verrocchio e in pitture di Leonardo. [[Carlo Starnazzi]] ha sostenuto con forza la presenza della mano di Leonardo in quest'opera e più recentemente gli studi sembrano confermare che sia certamente uscita dalla bottega di Verrocchio, senza però poter individuare chi degli allievi e collaboratori vi abbia partecipato.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tiziana Conti|autore2=Tommaso Sensini|titolo=Leonardo e l'aretino negli studi di Carlo Starnazzi|numero=ISBN 978-88-97644-04-0|anno=2011|editore=CB Edizioni|cid=ISBN 978-88-97644-04-0}}</ref>