Casa di Maria: differenze tra le versioni

La '''Casa di Maria''' (''Meryem Ana Evi''), è un luogo sacro di cristiani e musulmani, ubicato sul [[monte Solmisso]] ad alcune ore di cammino in direzione sud rispetto all'antica [[Efeso]], nell'attuale [[Turchia]] occidentale. È considerata l'abitazione dove visse fino alla fine dei suoi giorni terreni, attorno alla fine del primo secolo, [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], madre di Gesù Cristo Dio, affidata dal Messia all'[[Giovanni apostolo ed evangelista|apostolo Giovanni]], che con Maria si trovava ai piedi della Croce.

Le fondamenta del piccolo edificio sono state scoperte una prima volta il 18 ottobre 1881 dal Padre e abbateabate parigino Julien Gouyet sulla base delle indicazioni contenute nei diari delle visioni della mistica e beata [[Anna Katharina Emmerick]], trascritti da [[Clemens Brentano]], poeta e novellista del periodo romantico.

Il ritrovamento dell'abbateabate Gouyet all'inizio non fu preso in seria considerazione da molte persone, ma dieci anni più tardi, incoraggiati dalla suora cattolica francese Marie de Mandat-Grancey<ref>[http://www.sistermarie.com Sister Marie de Mandat-Grancey, DC,]</ref> delle Figlie della Carità, i due sacerdoti [[Congregazione della missione|lazzaristi]] Jung e Paulin, muovendo da [[Smirne]] finirono col recarsi nello stesso luogo di Gouyet, sempre basandosi sulla medesima guida.<ref>{{Cita web|cognome1=Fusaro|nome1=Lorraine F.|titolo=Mary's House & Sister Marie|url=http://www.sistermariefiles.com/MARYSHOUSEBLOG.pdf|editore=The Sister Marie de Mandat-Grancey Foundation|accesso=9 giugno 2015|data=2009}}</ref>. Appresero sul posto che le rovine delle quattro mura perimetrali della casa erano da secoli oggetto di pellegrinaggi e di venerazione da parte degli abitanti del villaggio di [[Sirinto]], che discendevano direttamente dalla prima comunità cristiana di Efeso. La dimora in lingua locale era chiamata ''Panaya Kapulu'' (letteralmente: "Porta della Vergine")<ref>Poulin, Eugene P., "The Holy Virgin's House: The True Story of Its Discovery", Istanbul: 1999</ref> (forse una [[sineddoche]], frequente nelle lingue antiche, dove una singola parte starebbe a indicare l'intera abitazione, oppure un riferimento all'Assunzione).

La porzione del plesso archeologico sottoposta a restauro conservativo è stata delimtatadelimitata da una linea rossa, per poterla così distinguere dalla zona rimanente rimasta intatta.

Il luogo non è grande e può essere paragonato ad una cappella di piccole dimensioni. Le pietre originarie sono ben conservate, l'intera costruzione è stata datata come risalente all'epoca apostolica (I secolo d.C.), fatto confermato da stili architettonici coerenti con gli altri edifici di quel tempo, cui seguirono nel tempo aggiunte di minor rilievo, come la presenza di giardini edie di oggetti devozionali, al di fuori dell'edificio. Entrando nella cappella, il visitatore trova un unico grande recinto con un altare e una grande statua della Vergine Maria al centro.