Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi: differenze tra le versioni

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sistemo traduzione uscita dal Bunker della Battaglia d'Inghilterra, + parafrasi di Eden
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==Storia==
Churchill a quanto pare dapprima usò le sue famose parole alla sua uscita dal [[Bunker della Battaglia d'Inghilterra]] presso la base aerea di Uxbridge il 16 agosto, mentre visitava la Sala Operativa del [[No. 11 Group RAF]] durante una giornata di battaglia. In seguito, Churchill disse al [[maggiore generale]] [[Hastings Ismay]], 'Non parlarmenemi parlare, non mi sono mai mossostato così commosso'.<ref>{{cita|Bungay 2000|p. 223}}.</ref> Dopo alcuni minuti di silenzio, disse: 'Mai, nella storia del genere umano, così tanti dovettero così tanto a così pochi'. La frase avrebbe costituito la base del suo discorso alla [[Camera dei Comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]] il 20 agosto.<ref>{{cita libro|titolo= The World at Arms |curatore= Michael Wright |editore= Reader's Digest |anno= 1989 |isbn= 978-0276420023}}</ref>
 
Tuttavia, nel 1954 "Pug" Ismay raccontò un aneddoto dell'editore [[Rupert Hart-Davis]]; mentre Churchill e Ismay stavano
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Alcuni storici ritengono che Churchill non si riferisse ai soli piloti da caccia, ma che le sue osservazioni erano destinate a fare riferimento a tutti gli equipaggi Alleati, tra cui in particolare il [[Bomber Command]].<ref>{{Cita web|url=http://airminded.org/2011/08/31/on-the-few/|titolo=On 'the Few '|autore=Brett Holman |data=31 agosto 2011 |accesso=1º marzo 2015}}</ref>
 
A dimostrazione della popolarità della frase, [[Anthony Eden]], allora Segratario di Stato agli affari esteri, dopo la [[Battaglia di Beda Fomm]] (6-7 febbraio 1941), la [[Parafrasi|parafrasò]] con ''Mai era accaduto che così tanto fosse abbandonato da così tanti a così pochi''.<ref>{{Google books|id=mofkBQAAQBAJ|titolo=Storia militare della Seconda guerra mondiale|autore=[[Basil Liddell Hart]]|editore=[[Arnoldo Mondadori Editore]]|collana=[[Oscar Mondadori]]|anno= 2014||pagina =198}}</ref>
 
Una versione del titolo del discorso appare nella canzone di [[Benjamin Clementine]] ''Winston Churchill`s Boy''.