Città Proibita: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 67:
Pu Yi restò nella Città Proibita fino al [[1924]], quando [[Feng Yuxiang]] prese il controllo di Pechino con un [[colpo di Stato]], espellendo l'ex imperatore<ref name="Yan4">{{Cita libro|cognome=Yan|nome=Chongnian|wkautore=Yan Chongnian|titolo=正说清朝十二帝 (Storie vere dei dodici imperatori Qing)|url=http://culture.people.com.cn/GB/40472/55544/55547/55560/3875789.html|anno=2004|editore=Zhonghua Book Company|città=Pechino|isbn=7-101-04445-X|lingua=zh|capitolo=国民—战犯—公民 }}</ref>. Poco dopo venne istituito il "museo nazionale del palazzo", in cui erano esposti i numerosissimi tesori raccolti dagli imperatori nei cinque secoli in cui avevano dominato la Cina. Durante la [[seconda guerra sino-giapponese]], la sicurezza di tali tesori venne messa in pericolo e furono quindi riportati nella Città Proibita<ref name="Cao Kun"/><ref>Si veda la mappa delle vie di fuga in: {{Cita web|url=http://www.npm.gov.tw/en/administration/about/tradition.htm|titolo=National Palace Museum – Tradition & Continuity|accesso=1º maggio 2007|editore=National Palace Museum|lingua=en}}</ref>. Parte della collezione è stata poi restituita alla fine della [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.npm.gov.tw/en/administration/about/tradition.htm|titolo=National Palace Museum – Tradition & Continuity|accesso=1º maggio 2007|editore=National Palace Museum|lingua=en}}</ref>.
 
[[File:Gugong.jpg|thumb|LaIl ''Sala[[Palazzo della supremaSuprema armoniaArmonia]].'']]
 
Nel [[1947]], dopo che erano stati spostati in numerosissime località della Cina, [[Chiang Kai-shek]] ordinò che tutti i manufatti che si fosse riusciti a trasportare (provenienti sia dalla Città Proibita sia dal palazzo imperiale di Nanchino) dovevano essere portati sull'isola di [[Taiwan]]. Questi oggetti formano il cuore del "museo nazionale del palazzo" di [[Taipei]]<ref name="Three">{{Cita news|titolo=三大院长南京说文物 (Tre direttori del museo parlano delle opere d'arte di Nanchino)|url=http://www.people.com.cn/GB/paper447/10416/949293.html|pubblicazione=Jiangnan Times|editore=People Net|data=19 ottobre 2003|accesso=5 luglio 2007|lingua=zh|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201133727/http://www.people.com.cn/GB/paper447/10416/949293.html|dataarchivio=1º dicembre 2008}}</ref>.