Slavia friulana: differenze tra le versioni

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La '''Slavia friulana''', detta anche '''Slavia italiana''', '''Benecia''' o '''Slavia veneta''' (''Beneška Slovenija'' o ''Benečija'' in [[Lingua slovena|sloveno]], ''Sclavanìe'' in [[Lingua friulana|friulano]]) è la regione collinare e montuosa ([[Prealpi Giulie]]) del [[Friuli]] orientale che si estende tra [[Cividale del Friuli]] e i monti che sovrastano [[Caporetto]] (in [[Slovenia]]), comprendendo le [[Valli del Torre]] e del [[Valli del Natisone|Natisone]]. La denominazione è dovuta alla popolazione slava insediatavisi dall'VIII secolo proveniente dalla regione del Caucaso.
 
== Denominazioni e ambito territoriale ==
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=== Nascita della Slavia friulana ===
L'arrivo degli [[lingue slave|slavi]] (provenienti dal Caucaso) sulle sponde del fiume [[Natisone]] avvenne nel VII secolo in epoca longobarda ed è documentato dallo storico [[Paolo Diacono]] (battaglia di Broxas, cioè Ponte San Quirino, del [[670|663]] circa), mentre i primi insediamenti sono inquadrabili all'inizio dell'VIII secolo (battaglia e pace di Lauriana -località individuata da Trinko in Lavariano e da Bonessa più verosimilmente nella zona di Mersino- avvenute nel 720 circa). Gli slavi dovettero presumibilmente assimilare la precedente popolazione romanza. Si convertirono al Cristianesimo probabilmente all'opera missionaria dei patriarchi di Aquileia che dal 730 stabilirono la loro sede a Cividale.
 
Allargando l'orizzonte a tutte le popolazioni slave presenti in Friuli, non ci sono elementi che documentino un inquadramento cronologico degli altri insediamenti nelle valli del Torre e dello Judrio (piuttosto affini agli slavi del Natisone) e nella val di Resia. Non è da escludere che in alcune zone si verificarono insediamenti anche posteriori di popolazioni provenienti da altre aree.