Thomas Reid: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Editor wikitesto 2017
Riga 24:
 
Reid di Hume criticò lo scetticismo e di Locke la formazione ancora troppo aristotelica che lo aveva condotto a considerare le idee come filtro tra il mondo esterno e la mente. Hume aveva negato l'esistenza della realtà esterna e delle leggi di causalità; Reid tende a ristabilirle fondandole su il "senso comune", ossia sulle credenze dell'umanità.
{{Quote|Gli uomini saggi convengono, o devono convenire, che non vi è se non una via per conoscere le opere della natura: la via dell'osservazione e dell'esperimento. Per la nostra costituzione, noi siamo fortemente portati a ricondurre fatti e osservazioni particolari a regole generali, e ad applicare tali regole generali per render conto di altri effetti, o per orientarci nella produzione di essi. Questo procedimento dell'intelletto è familiare a ogni creatura umana nei comuni affari della vita, ed è l'unico attraverso cui possa compiersi ogni reale scoperta in filosofia.<ref>Dario Antiseri, Giovanni Reale, ''Storia della filosofia'': Illuminismo e Kant, Volume 6, Milano, Bompiani, 2014.</ref>}}
Il procedimento [[induzione|induttivo]] è infatti intuitivo negli uomini che si affidano al "senso comune":
{{Quote|L'uomo che per primo scoprì che il freddo congela l'acqua e che il caldo la trasforma in, vapore procedette sulla base degli stessi principi generali, e con lo stesso metodo con cui Newton scoprì la legge di gravitazione e le proprietà della luce. Le sue regulae philosophandi sono massime del senso comune, e vengono praticate ogni giorno nella vita comune; e colui che filosofa con altre regole, sia rispetto al mondo materiale sia rispetto alla mente, fallisce il suo scopo...se vogliamo conoscere le opere di Dio, dobbiamo osservarle con attenzione e umiltà, senza pretendere di aggiungere alcunché di nostro a quello che ci mostra l'osservazione. Una giusta interpretazione della natura è l'unica filosofia sana e ortodossa: qualsiasi cosa vi aggiungiamo di nostro è apocrifa e priva di autorità.<ref>D.Antiseri, G.Reali, ''Op.cit., ibidem''</ref>}}