Cuore (miniserie televisiva 1984): differenze tra le versioni

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Questo particolare - la passione patriottica da ridimensionare davanti all'orrore di una guerra che tuttavia porterà al compimento del doloroso e cruento percorso verso l'Unificazione - servirà a Comencini a realizzare il "suo" libro Cuore, diverso dall'originale anche per come sfuma i ritratti "assoluti" e deterministici dei personaggi, che originariamente rappresentavano ciascuno un preciso pregio o difetto; in particolare i compagni del protagonista: il primo della classe Derossi, così altruista, di buoni sentimenti e pure bello nel libro, appare qui invece spocchioso, femmineo e di una saccenteria quasi pedante, tanto da pagarla con la sconfitta alla fine dell'anno quando la medaglia del primo posto per l'impegno nello studio verrà assegnata non a lui ma al capoccione Stardi.
 
Dall'altra parte, c'è il "cattivo" Franti, che nel libro è ritenuto "[[Cesare Lombroso|lombrosianamente]]" un teppista nato: qui non si converte al ruolo di "buono", come avveniva in {{Nihongo|[[Cuore (animeserie animata)|Cuore]]|愛の学校クオレ物語|Ai no gakko Cuore monogatari}} una versione [[anime]] di qualche anno prima, e finisce all<nowiki>'</nowiki>''[[ergastolo]]'' (come allora veniva chiamato il luogo di pena, e non ancora la reclusione a vita) ma le sue espressioni, i suoi silenzi e qualche lacrima d'umanità ne fanno forse il più interessante dei giovani personaggi.
 
== Agli occhi del regista ==
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=== Gli interpreti degli allievi ===
Sono stati perlopiù selezionati da scuole elementari e medie di [[Roma]]. La scelta della capitale - e non di Torino - come luogo di reclutamento fu dettata dal fatto che gran parte delle scene si girassero a [[Cinecittà]], dove lo [[scenografo]] Gianni Sbarra reinventò il capoluogo piemontese in stile ''fin de siècle''. I ragazzi scelti, fra i 9 e 13 anni, saranno quasi tutti [[doppiaggio|doppiati]].
 
Il personaggio di Enrico Bottini è interpretato da [[Carlo Calenda]], nipote dello stesso Comencini e futuro [[Ministri dello sviluppo economico della Repubblica Italiana|Ministro dello sviluppo economico]] nei governi [[Governo Renzi|Renzi]] e [[Governo Gentiloni|Gentiloni]].
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== Altre trasposizioni del grande e piccolo schermo ==
Dal romanzo di De Amicis, prima di questo sceneggiato, sono state tratte tre diverse versioni: la prima, per il cinema, è diretta nel [[1947]] da [[Duilio Coletti]] e interpretata da [[Vittorio De Sica]]; la seconda, sempre per il [[cinema]] del [[1973]] è diretta da [[Romano Scavolini]]; la terza è invece la serie televisiva a cartoni animati in 26 episodi ''Ai no gakko Cuore monogatari'' realizzata dalla [[Nippon Animation]] e trasmessa in Italia nel [[1981]] col titolo ''[[Cuore (animeserie animata)|Cuore]]''. Nel [[2000]] è stata inoltre prodotta una [[Fiction televisiva|serie]] TV trasmessa da Canale 5 diretta da [[Maurizio Zaccaro]] e interpretata da [[Giulio Scarpati]] e [[Anna Valle]].
 
Dei racconti mensili, ''Dagli Appennini alle Ande'' parrebbe un libro a sé stante, se ne contiamo le versioni per lo schermo: la prima risale al [[1916]] ed è diretta da [[Umberto Paradisi]]; la seconda ([[1943]]), da [[Flavio Calzavara]]; e la terza, la più nota ([[1960]]), da [[Folco Quilici]]. Per la [[televisione]] si ricordano una serie a cartoni animati ([[1975]]) di [[Hayao Miyazaki]] (disegnata con lo stesso standard della precedente ''[[Heidi (anime)|Heidi]]'' e uscita in Italia all'inizio degli anni ottanta con il titolo ''[[Marco (anime)|Marco]]'') e uno sceneggiato TV con [[Giuliano Gemma]] e [[Umberto Caglini]] in cui l'ambientazione temporale si sposta di cent'anni per arrivare quasi ai giorni nostri: la madre del protagonista, emigrata in [[Argentina]], non è più ammalata ma ''[[desaparecidos|desaparecida]]'' sotto il regime ([[1976]]-[[1983|83]]) dei generali.