Città Proibita: differenze tra le versioni

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== Nome ==
[[File:Forbidden City Beijing Shenwumen Gate.JPG|thumb|La [[Porta della Divina Potenza]] (ingresso nord). É visibile il cartello d'ingresso al [[Museo del Palazzo di Pechino|museo]] (故宫 博物院).]]
I nomi con cui è conosciuta la Città Proibita sono numerosi. Il più comune, come già accennato, deriva dal cinese ''Zijin Cheng'' (紫禁城), che significa "Città purpurea". L'[[aggettivo]] "Proibita" deriva dal fatto che, a parte i membri della casa imperiale, nessuno vi poteva entrare senza l'esplicito permesso dell'Imperatore. Talvolta nel passato veniva chiamato anche "Palazzo d'Inverno"<ref>Katherine Augusta Carl, ''With the Empress Dowager of China'', 1906 (Taylor & Francis, 1986, [http://books.google.it/books?id=kNQOAAAAQAAJ&pg=PA201&lpg=PA200# p. 201], ISBN 0-7103-0218-5).</ref>.<br>
Oggi, il sito è comunemente conosciuto in Cina col nome di Gugong (故宫), cioè "ex palazzo".<ref>"Gugong" è un termine generico che si riferisce a tutti gli "ex palazzi", per esempio al [[Palazzo Mukden]] che si trova a [[Shenyang]].</ref> <br>
Il museo della Città Proibita viene chiamato Gùgōng Bówùyùan (故宫博物院), cioè "[[Museo del Palazzo di Pechino|Museo del Palazzo]]".<br>
In [[Lingua mancese|manciù]] è chiamato ''Dabkūri dorgi hoton'', che letteralmente significa "Città interna stratificata".