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Dopo aver preso parte ai combattimenti sul [[Pasubio]] e alla [[battaglia di Vittorio Veneto]] dove subì gravi danni alla vista causati dai gas nervini lanciati dall'esercito austriaco<ref name=IM>{{cita news|titolo=Dalle trincee del Pasubio a quelle della Cassa di Risparmio|pubblicazione=L'Indicatore mirandolese|numero=17|mese=settembre|anno=2015|p=27|url=http://www.comune.mirandola.mo.it/servizi-online/lindicatore-mirandolese/periodico-indicatore-mirandolese-2015/lindicatore-mirandolese-n-17-di-settembre-2015}}</ref>, al termine del conflitto guida il IX° Raggruppamento Alpini che dal dicembre 1918 all’aprile 1919 ripristinò gli argini del [[Piave]].
 
Dal 18 dicembre 1919 al 7 agosto 1920 fu inviato nel [[mar Egeo]] quale comandante del [[Corpo di spedizione italiano in Anatolia|Corpo di spedizione italiano nel Mediterraneo Orientale]] e venne nominato ultimo [[Isole italiane dell'Egeo#Governatori|governatore]] militare del [[Dodecaneso]] a [[Rodi]]<ref>{{cita web|titolo=Cronologia rodia ed egea|sito=Biblioteca-Archivio Rodi Egeo|url=http://www.rodiegeo.net/1/cronologia_rodia_ed_egea_3680781.html|accesso=2017-03-28}}</ref>, dove abolì la censura<ref>{{cita libro|autore=Giovanni Cecini|titolo=La Guardia di Finanza nelle isole italiane dell'Egeo 1912 – 1945|editore=Gangemi Editore|città=Roma|p=97-98|ISBN=978-88-492-9895-6|url=https://books.google.it/books?id=xglUCwAAQBAJ&pg=PA98&lpg=PA98&dq=achille+porta+rodi&source=bl&ots=38GVTAxNMN&sig=16S65KweGlLBUOXTTpRRpAfkYB0&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiJorH5yfjSAhUqOJoKHT4kBjQQ6AEIPDAI#v=onepage&q=achille%20porta%20rodi&f=false}}</ref> e istituì la zona monumentakemonumentale della città di [[Rodi (città)|Rodi]]. Il 28 aprile 1920 firmò il decreto che istituiva nell'area adiacente al fossato delle [[fortificazioni di Rodi]] la "zona monumentale"<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Decreto del 28 aprile 1920|pubblicazione=Bollettino d'arte|url=http://www.bollettinodarte.beniculturali.it/opencms/multimedia/BollettinoArteIt/documents/1481561322323_07_Rodi_36.pdf}}</ref>, costituita dalle mura medievali dei Cavalieri e dai cimiteri musulmani, per fermare la speculazione edilizia sui terreni degli antichi cimiteri turchi, e iniziava la pianificazione del verde urbano<ref>{{cita libro|autore=Virginia Aloi|capitolo=L'Itaia a Rodi e la decennale fase di transizione: 1912-1923|opera=Rodi: un posto al sole? L’identità territoriale dell’isola sotto i governatorati civili di Mario Lago e Cesare De Vecchi (1923-1940)|editore=Università degli Studi di Roma Tre|data=2008-04-23|p=172}}</ref>.
 
Rientrato in Italia nel 1920, divenne ispettore delle truppe di montagna e gli venne assegnato il comando della brigata Marche e nel 1922 quello della brigata Parma.<ref name=Bianchi/> Infine nel 1928 divenne Generale di Divisione militare di Cuneo e nel 1931 di Padova.<ref name=IM/>