L'Europeo: differenze tra le versioni

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|proprietà = [[Editoriale Domus]] (1945-1953), [[RCS MediaGroup|Rizzoli Editore]] (1953-1995, 2001-2013)
|direttore = [[Arrigo Benedetti]], [[Michele Serra (1905)|Michele Serra]], [[Vittorio Feltri]], [[Daniele Protti]]
|redattore capo = [[Emilio Radius]]
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La redazione, che aveva sede in via Monte di Pietà 15, comprendeva nomi destinati a diventare famosi: [[Tommaso Besozzi]], [[Oriana Fallaci]], [[Vittorio Gorresio]], [[Vittorio Zincone]] e [[Giorgio Bocca]]. La formula era innovativa: «L'Europeo» era un quotidiano che usciva una volta alla settimana. Il [[broadsheet|formato lenzuolo]] (lo stesso dei quotidiani) consentì innovative soluzioni grafiche e un'impaginazione creativa e mobile. Dopo il successo riscontrato dalle vendite, entro il primo anno la foliazione raggiunse le sedici pagine.
 
Nel luglio [[1950]] Tommaso Besozzi firmò un'[[inchiesta]] sulla morte di [[Salvatore Giuliano]]. Il pezzo, con il famoso titolo ideato da [[Emilio Radius]]<ref>
[[File:Europeo-Giuliano.jpg|thumb|''Di sicuro c'è solo che è morto'']]</ref>, lanciò definitivamente il settimanale nel panorama della stampa italiana. Arrigo Benedetti portò nella redazione anche scrittori come [[Manlio Cancogni]], [[Camilla Cederna]] e [[Ugo Stille]] (corrispondente da [[New York]]). Dal 24 giugno [[1951]] il periodico adottò il procedimento di stampa a [[rotocalco (giornalismo)|rotocalco]].