Obbligo formativo in Italia: differenze tra le versioni
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L<nowiki>'</nowiki>'''obbligo formativo in Italia''' (detto genericamente '''obbligo scolastico''' e spesso impropriamente '''obbligo d'istruzione'''), nel lessico giuridico, indica l'obbligo di assolvere determinati doveri in tema di [[istruzione]].
L'
▲L'obbligo scolastico è una misura introdotta in molti Paesi del mondo, al fine di garantire una [[scolarizzazione]] di massa. È inteso come obbligo di frequenza, non compatibile col [[lavoro minorile]], e come obbligo di conseguire un titolo di studio. Gli oneri della scuola dell'obbligo sono totalmente o prevalentemente a carico dello [[Stato]].
Nella maggior parte dei paesi l'obbligo dura 10 anni, quindi fino a 16 anni (es: [[Italia]] e [[Francia]]); in altri è di 9, in altri ancora di 12, permettendo tuttavia negli ultimi 2 anni la frequenza con tempo parziale (es: [[Polonia]] e [[Germania]]). In Europa l'obbligo scolastico non è ancora uniforme.<ref>[http://archivio.pubblica.istruzione.it/comecambialascuola/allegati/obbligo_scolastico.pdf L'obbligo scolastico in Europa], pubblicazione del [[MIUR]]</ref> Inizia dal compimento del 6º anno d'età, ad eccezione di alcuni paesi dell'Est Europa e del [[Portogallo]], dove inizia dal 5°, e della [[Svezia]], la [[Bulgaria]] e la [[Finlandia]] dove inizia dal 7°. In [[Ungheria]] l'obbligo scolastico dura 13 anni, da 5 anni a 18 anni.▼
{{vedi anche|Istruzione in Italia|Storia dell'istruzione in Italia}}▼
L'istruzione obbligatoria venne introdotta in Italia durante l'epoca napoleonica: nelle repubbliche giacobine italiane e poi nel [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno italico]] e nel [[Regno di Napoli]] la scuola cercò di modellarsi su quella francese. In particolare nel [[1810]], [[Gioacchino Murat]] decretò l'obbligatorietà della [[scuola primaria]]<ref>Decreto legge del 15/09/1810.</ref>. L'istruzione primaria fu concepita come pubblica, obbligatoria e gratuita: tutti i cittadini, sia maschi che femmine, dovevano accedervi; per i livelli superiori non doveva esserci invece uguaglianza dell'istruzione (la quale deve valorizzare i talenti), ma [[uguaglianza di opportunità]]. La scuola, bandendo qualsiasi insegnamento religioso, deve essere laica, basata da una parte sulla trasmissione di capacità professionali utili, contenuti verificabili e metodi razionali e dall'altra sulla formazione civile.
Durante l'unità d'Italia, la [[legge Casati]] del 1859 istituì una scuola elementare articolata su due bienni, il primo dei quali obbligatorio. Di fatto, al censimento del 1871 si attestò un notevole peggioramento dell'analfabetismo rispetto alla situazione pre-unitaria, cosicché la [[legge Coppino]] del 1877 portò la durata delle elementari a cinque anni ed introdusse l'obbligo scolastico nel primo triennio delle elementari stesse, definendo anche sanzioni per i genitori degli studenti che non avessero adempiuto a tale obbligo. La legge Orlando prolungò l'obbligo scolastico fino al dodicesimo anno di età, prevedendo l'istituzione di un "corso popolare" formato dalle classi quinta e sesta, che si innestava subito dopo la scuola elementare; impose altresì ai Comuni di istituire scuole almeno fino alla quarta classe, nonché di assistere gli alunni più poveri, elargendo fondi ai Comuni con modesti bilanci.
▲=== Europa ===
▲In Europa l'obbligo scolastico non è ancora uniforme.<ref>[http://archivio.pubblica.istruzione.it/comecambialascuola/allegati/obbligo_scolastico.pdf L'obbligo scolastico in Europa], pubblicazione del [[MIUR]]</ref> Inizia dal compimento del 6º anno d'età, ad eccezione di alcuni paesi dell'Est Europa e del [[Portogallo]], dove inizia dal 5°, e della [[Svezia]], la [[Bulgaria]] e la [[Finlandia]] dove inizia dal 7°.
La [[riforma Gentile]] del 1923 portò l'obbligo scolastico fino ai 14 anni d'età per aderire ad una convenzione internazionale di alcuni anni prima, tuttavia di fatto rimase lettera morta per la stragrande maggioranza degli studenti italiani fino al 1962-1963, quando fu avviata la riforma dell'unificazione della scuola media. Nel frattempo, l'articolo 34, comma secondo della [[Costituzione italiana]], entrata in vigore nel 1948, aveva stabilito che "L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita".
▲{{vedi anche|Istruzione in Italia|Storia dell'istruzione in Italia}}
Dagli [[anni 1970|anni settanta]] del [[XX secolo]], l'obbligo scolastico in Italia valeva fino al conseguimento della licenza di scuola media inferiore e, in ogni caso, fino a 14 anni di età (il vincolo era quindi di tipo anagrafico). Lavori a qualunque titolo e tipologia contrattuale per persone di età inferiore ai 14 anni erano dunque una forma di lavoro minorile, che costituiva reato.
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Con la nuova [[riforma Gelmini]] del 2010 si fece un tentativo di riduzione dell'obbligo scolastico che, tuttavia, non andò in porto.
==Assolvimento dell'obbligo scolastico in Italia==
{| class="wikitable"
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! Data di nascita !! Obbligo formativo
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| Nati fino al 31 dicembre 1951 || Licenza di quinta elementare o frequenza di 8 anni di studio al compimento dei 14 anni
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| Nati dal 1° gennaio 1952 al 31 dicembre 1984 || Licenza di scuola media inferiore o frequenza di 8 anni di studio al compimento dei 15 anni
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| Nati dal 1° gennaio 1985 al 31 dicembre 1992 || Ammissione al 2° anno di scuola media superiore o frequenza di 9 anni di studio al compimento dei 15 anni
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| Nati dal 1° gennaio 1993 || Ammissione al 3° anno di [[scuola secondaria di secondo grado in Italia|scuola secondaria di secondo grado]] o frequenza di 10 anni di studio al compimento dei 18 anni
|}
== Note ==
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