L'uccello di fuoco (balletto): differenze tra le versioni

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'''''L'uccello di fuoco''''' ([[lingua francese|francese]]: ''L'Oiseau de feu''; [[lingua russa|russo]]: Жар-птица, Žar-ptica) è un [[balletto]] in due scene su musica di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]] del [[1910]]. La coreografia originale fu di [[Mikhail Fokine]], scene di [[Aleksandr Jakovlevič Golovin|Aleksandr Golovin]], costumi di [[Léon Bakst]], direzione d'orchestra di [[Gabriel Pierné]]. Fu uno dei cavalli di battaglia dei [[Balletti Russi]] di [[Sergej Pavlovič Djagilev|Djaghilev]]. È il primo grande balletto del musicista russo, seguito di lì a poco da ''[[Petruška (balletto)|Petruška]]'' nel [[1911]] e da ''[[La sagra della primavera]]'' nel [[1913]], anch'essi commissionati da Diaghilev. L'opera è dedicata a ''Andrej Nikolajevič Rimskij-Korsakov''<ref name=Stravinskij2>{{cita libro | nome=Igor Stravinskij - | cognome=Robert Craft | titolo=Expositions and Developments | anno=1962 | editore=Doubleday & Co. Inc. | città=Garden City, New York | }}</ref>.
 
L'Uccello di fuoco ha un ruolo storico determinante nella storia del balletto. Quest'opera, per il suo grande valore musicale, ha dato novello vigore ad un genere che tentennava<ref>{{cita libro | nome=Robert | cognome=Siohan | titolo=Stravinsky | anno=1959 | editore=Editions du Seuil | città=Parigi }}</ref> tra opere non proprio concepite per la danza, come [[Shahrazād (Rimskij-Korsakov)|Shahrazād]] e altre, anche se notevoli, che avevano un carattere più folcloristico come le Danze polovesiane del terzo atto dell'opera ''[[Il principe Igor'|Il Principe Igor]]''.
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Djagilev aveva intuito molto presto lo straordinario talento del giovane Stravinskij, già dalle primissime opere [[Scherzo fantastique]] e [[Feu d'artifice]] del 1908; egli iniziò con l'affidare al musicista l'orchestrazione di due brani di [[Fryderyk Chopin|Chopin]] per [[Les Sylphides]], balletto che intendeva mettere in scena nel 1909. Poco dopo l'impresario pensò di realizzare un nuovo balletto costruito su di una fiaba russa, ''L'uccello di fuoco'', per la stagione dei Balletti russi del 1910. Inizialmente diede l'incarico a [[Anatolij Konstantinovič Ljadov|Ljadov]] che era stato suo professore di armonia, ma questi non si dimostrò all'altezza del compito e Djagilev pensò allora di parlare del lavoro a Stravinskij<ref>{{cita libro | nome=Eric Walter | cognome=White | titolo=Strawinsky, the composer and his works | anno=1966 | editore=Faber & Faber | città=London | p= 145}}</ref>. Il musicista iniziò subito a pensare al balletto, prima ancora di avere l'incarico ufficiale; incominciò a scrivere nel mese di novembre quando si trovava in vacanza in una [[Dacia (abitazione)|dacia]] di proprietà della famiglia Rimskij-Korsakov in compagnia del figlio del maestro, Andrej.
 
A dicembre Djagilev gli diede infine il via per l'incarico e rimase molto stupito quando seppe che l'opera era già avviata. Il compositore inizialmente si spaventò all'idea di comporre per una scadenza fissa, egli infatti non conosceva ancora bene quali fossero le proprie capacità. Rientrato a [[San Pietroburgo]] riprese il lavoro ritrovando sicurezza con gli attestati di fiducia che gli diedero Djagilev, [[Vaclav Fomič Nižinskij|Nižinskij]], Bakst e [[Aleksandr Nikolaevič Benois|Benois]] che andarono a fargli visita per rassicurarlo<ref name=Stravinskij2 />. Da allora Stravinskij lavorò intensamente tenendosi in contatto con Fokine, Golovine e Bakst; soprattutto interagì molto con il coreografo e insieme studiarono il libretto minuziosamente seguendo anche i suggerimenti di Djagilev. L'opera fu terminata nel marzo 1910; nel mese successivo il compositore si dedicò all'orchestrazione. La partitura ha la data definitiva del 18 maggio in quanto comprende anche le ultime rifiniture apportate da Stravinskij<ref>{{cita libro | nome=Eric Walter | cognome=White | titolo=Strawinsky, the composer and his works | anno=1966 | editore=Faber & Faber | città=London | p= 146}}</ref>.
===La prima rappresentazione===
Stravinskij era notevolmente emozionato e lusingato dal fatto che il suo balletto venisse rappresentato a Parigi, città in cui non era mai stato; egli vi giunse alla fine di maggio direttamente da [[Ustyluh]]. Le sue aspettative, però, andarono presto scemando quando si accorse che non tutto si svolgeva come egli avrebbe desiderato. Il direttore Pierné teneva poco conto delle sue annotazioni sulla partitura e molte scene di mimica danzata erano brutali perché così le voleva Fokine<ref name=Stravinskij2 />. La sera della prima, il 25 giugno, con i Balletti russi per la prima volta all'[[Opéra national de Paris|Opéra]], il nuovo balletto si annunciava come il clou della stagione<ref>{{cita libro | nome=Olivier | cognome=Merlin | titolo=Musique pour la danse du temps moderne, in AA.VV. Strawinsky | anno=1968 | editore=Hachette | città=Parigi | p= }}</ref>. Stravinskij sedeva nel palco di Djagilev dove vi era un susseguirsi di celebrità; il musicista conobbe così [[Marcel Proust]], [[Jean Giraudoux]], [[Paul Claudel]] e [[Sarah Bernhardt]].
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Dopo il raffinato Khorovod, dove le pricipesse danzano in cerchio, un crescendo potente dell'orchestra, con il ritmo che si fa sempre più ossessivo, annuncia l'arrivo di Kašej e dei suoi adepti; la ''Danza infernale del mago e dei suoi sudditi'' segna uno dei momenti più significativi dell'opera; la tensione sale, sottolineata dai fagotti e dai tromboni e, quando si scatena la Danza, il ritmo deventa preminente con i suoi ritmi sincopati, rimarcato dallo staccato degli archi e dal grande e sapiente uso delle percussioni. Qui lo stile tipico di Stravinskij diventa evidente e preannuncia alcuni momenti de ''La sagra della primavera''<ref name=Vlad />.<br />
A questo momento concitato segue la ''Berceuse'' dal lento andamento, suonata con dolcezza dagli archi e appena accompagnata dai legni e dagli ottoni. Il ''Finale'' è ancora in contrasto, con il suo tempo veloce sottolineato dai timpani; l'effetto grandioso e luminoso di questa ultima parte è esattamente antitetico a quello dell' dell’''Introduzione'' misteriosa e cupa nel suo carattere solenne.
 
Stravinskij realizzò tre [[Suite|suites]] dalla partitura, una quasi subito, nel 1911, di soli cinque brani; la seconda, del 1919, è la più conosciuta ed eseguita e consta in una selezione di sei brani, differenti dalla prima versione. La terza, del 1945, comprende altri sei brani oltre a quelli presenti nella suite precedente.
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==Organico orchestrale==
Quattro flauti (3° e 4° anche ottavino), tre oboi, tre clarinetti (3° anche clarinetto piccolo), clarinetto basso, corno inglese, tre fagotti, controfagotto, quattro corni, tre trombe, tre tromboni, basso tuba, timpani, grancassa, piatti, triangolo, tamburello basco, tam-tam, campane tubolari, glockenspiel, xilofono, celesta, tre arpe, pianoforte, archi. Sulla scena sono presenti tre trombe e quattro tube wagneriane.
 
== Altre versioni coreografiche ==
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[[George Balanchine]] realizzò un'importante produzione il 27 novembre 1949 con il [[New York City Ballet]], scene di [[Marc Chagall]] e interpreti [[Maria Tallchief]] e [[Francisco Moncion]]. Lo stesso balletto fu riallestito successivamente in collaborazione con [[Jerome Robbins]] nel [[1970]] al [[New York State Theater]]. Sempre del 1970 è una versione di [[John Neumeier]] col ''Balletto di Francoforte''; la sua è una rivisitazione in stile [[fantascienza]] dove Kašej diventa un robot con la testa a forma di televisore e il Principe Ivan un eroe dello spazio.
 
[[Maurice Béjart]], sempre nel 1970, il 31 ottobre, creò la sua versione con il [[Ballet du XXe siècle]] a Parigi al ''Palais des Sports''. Rivisitato in chiave moderna, l'Uccello di fuoco diventa una sorta di apologia della libertà. Un eroe partigiano muore in battaglia con i suoi soldati, ma rinascono tutti simili alla [[Fenice]] a simboleggiare l'invincibilità della rivoluzione.
 
[[Brian McDonald]] realizzò un'altra versione nel 1972 con l'[[Harkness Ballet]] al [[Kennedy Center]] di New York.