Irpini: differenze tra le versioni
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Il primo [[imperatore di Roma]], [[Augusto]], suddivise l'[[Italia romana]] in [[Regioni augustee|11 regioni]] amministrative. Il territorio irpino fu separato dal resto del [[Sannio]] (che andò a costituire la ''[[Regio IV Samnium]]'') e fu aggregato alla ''[[Regio II Apulia et Calabria]]''. In un passaggio della cosiddetta ''Descriptio Italiae'' (libro III della ''[[Naturalis historia|Storia naturale]]'' <ref>[https://la.wikisource.org/wiki/Naturalis_Historia/Liber_III#105 Plinio il Vecchio, ''Storia Naturale'' 3,105]</ref>), [[Plinio il Vecchio]] elencava i centri principali della ''Regio II''. Di questi, tra quelli ancora riconoscibili come irpini, alcuni sono chiaramente identificabili: ''[[Beneventum]]'' ([[Benevento]]), ''[[Abellinum]]'' ([[Atripalda]]) e ''[[Aeclanum]]'' (o ''Aeculanum'', presso [[Mirabella Eclano]]) dovettero essere i centri più importanti. Tra gli altri vi erano ''Aletrium'' ([[Calitri]]), ''[[Compsa]]'' ([[Conza della Campania|Conza]]), ''[[Aquilonia (città antica)|Aquilonia]]'' ([[Lacedonia]]), ''[[Romulea (città)|Romulea]]'' (di incerta identificazione, forse [[Bisaccia]] o [[Carife]]<ref>Come hanno sostenuto [[Edward Togo Salmon|E. T. Salmon]] e [[Werner Johannowsky|W. Johannowsky]] sulla base di evidenze archeologiche.</ref>), ''Trivicum'' ([[Trevico]]), ''Murgantia'' (nei pressi di ''Romulea''), ''[[Aequum Tuticum]]'' (alla località Sant'Eleuterio di [[Ariano Irpino]]).
Occorre però precisare che non vi è alcuna certezza che i confini amministrativi augustei corrispondessero effettivamente ai confini etnici del primitivo popolo irpino, anzi ciò appare poco plausibile sulla base dei resoconti (peraltro spesso fra loro discordi) dei geografi antichi. Ad esempio [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] (vissuto nel II secolo) affermava che le città degli Irpini erano ''Aquilonia'', ''Abellinum'', ''Aeculanum'', ''Fratulum'' (quest'ultima di incerta localizzazione), escludendo invece ''Beneventum'' (collocata nel Sannio propriamente detto) e ''Compsa'' (associata alla Lucania), benché nei secoli precedenti la stessa città di ''Compsa'' fosse stata ritenuta irpina dallo storico romano [[Tito Livio]], e anche [[Plinio il Vecchio|Plinio]] aveva affermato che le sorgenti dell'Ofanto (presso cui sorgeva ''Compsa'') erano collocate nel territorio degli Irpini.<ref>{{cita libro|autore=Nicola Flammia|titolo=Storia della città di Ariano|
==Economia==
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