Ruggero III di Puglia: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Ruggero fece la sua prima apparizione nelle cronache a [[Melfi]] nel [[1129]], quando con il padre ed il fratello [[Tancredi d'Altavilla (1120-1138)|Tancredi]] sedò la rivolta dei baroni, assicurandosi poi la loro fedeltà<ref>V. D'Avinio, ''Cenni storici sulle chiese arcivescovili, vescovili, e prelatizie (nullius) del regno delle due Sicilie'', Ranucci, 1848, p. 326</ref>. Dopo la sua investitura a Duca di Puglia nel [[1134]], dal momento che era posto sotto la tutela di [[Roberto di Selby]], prese parte alle campagne del padre, distinguendosi nel [[1137]] contro [[Rainulfo di Alife]], che il [[papa Innocenzo II]] e l'imperatore [[Lotario II di Supplimburgo|Lotario II]] avevano investito come Duca di Puglia. Il suo primo incarico di peso fu la [[battaglia di Rignano]] del 30 ottobre; nella battaglia molti guerrieri esperti, come suo padre, si arresero ed altri, come il Duca [[Sergio VII di Napoli]] furono uccisi. Il coraggio di Ruggero nella battaglia lo rese famoso.
 
Alla morte di Rainulfo ([[1139]]), la Puglia venne resa sicura, ma Innocenzo e lo spodestato principe [[Roberto II di Capua]] iniziarono a marciare contro la capitale formale del principe. A [[Galluccio]], Ruggero tese un'imboscata alle truppe papali con solo un migliaio di cavalieri, riuscendo a catturare il pontefice e la sua corte. Tre giorni dopo, il 25 luglio, con il [[Trattato di Mignano]], Innocenzo confermò il padre come Re di Sicilia, Ruggero come duca di Puglia e il terzo figlio, [[Alfonso d'Altavilla|Alfonso]], come principe di [[Capua]], ufficialmente al servizio di Roberto. Subito dopo, il duca Ruggero prese possesso della città di [[Napoli]] e la rese parte integrande del Regno, mettendo fine al governo di Sergio.{{Coin image box 1 double
Dopo la sua investitura a Duca di Puglia nel [[1134]], dal momento che era posto sotto la tutela di [[Roberto di Selby]], prese parte alle campagne del padre, distinguendosi nel [[1137]] contro [[Rainulfo di Alife]], che il [[papa Innocenzo II]] e l'imperatore [[Lotario II di Supplimburgo|Lotario II]] avevano investito come Duca di Puglia. Il suo primo incarico di peso fu la [[battaglia di Rignano]] del 30 ottobre; nella battaglia molti guerrieri esperti, come suo padre, si arresero ed altri, come il Duca [[Sergio VII di Napoli]] furono uccisi. Il coraggio di Ruggero nella battaglia lo rese famoso.
 
Alla morte di Rainulfo ([[1139]]), la Puglia venne resa sicura, ma Innocenzo e lo spodestato principe [[Roberto II di Capua]] iniziarono a marciare contro la capitale formale del principe. A [[Galluccio]], Ruggero tese un'imboscata alle truppe papali con solo un migliaio di cavalieri, riuscendo a catturare il pontefice e la sua corte.
 
Tre giorni dopo, il 25 luglio, con il [[Trattato di Mignano]], Innocenzo confermò il padre come Re di Sicilia, Ruggero come duca di Puglia e il terzo figlio, [[Alfonso d'Altavilla|Alfonso]], come principe di [[Capua]], ufficialmente al servizio di Roberto.
Subito dopo, il duca Ruggero prese possesso della città di [[Napoli]] e la rese parte integrande del Regno, mettendo fine al governo di Sergio.
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| header = '''[[Ducale (moneta)|Ducale]]''' di [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]] e Ruggero III
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Nel [[1140]], dopo la pubblicazione delle [[Assise di Ariano]], vennero coniati i primi [[ducale (moneta)|ducali]] con l'effigie del giovane duca, in armi ed al fianco del padre, con le loro mani incrociate. Ruggero ed Alfonso, nel [[1140]], dal momento che il secondo figlio Tancredi era morto, si mossero verso gli [[Abruzzi]] e in particolare nel pescarese, per conquistare alcuni territori dello Stato della Chiesa. In quel periodo, alla fine del [[1140]], giunse nel Regno Isabella, figlia di [[TeobaldoTebaldo II di Champagne]], che - secondo alcuni storici - sarebbe divenuta la moglie di Ruggero<ref>In realtà in nessun documento normanno risulta il matrimonio di Ruggero o la presenza di una sua sposa ufficiale. Probabilmente - considerato anche che la fanciulla nel 1140 aveva appena dieci anni - si trattò di un fidanzamento che non ebbe seguito, anche perché in quegli anni Ruggero aveva una relazione "stabile" con Emma di Lecce che gli aveva già dato due figli.</ref>. La compagna più famosa di Ruggero, ad ogni modo, fu la sua amante, Emma, figlia di [[Accardo II|Accardo II di Lecce]], da cui ebbe due figli illegittimi, Guglielmo e [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]], che divenne poi Re di Sicilia. In quello stesso anno 1140, [[Riccardo III di Gaeta]] morì senza eredi ed il suo ducato venne affidato a Ruggero.
Nel [[1140]], dopo la pubblicazione delle [[Assise di Ariano]], vennero coniati i primi [[ducale (moneta)|ducali]] con l'effigie del giovane duca, in armi ed al fianco del padre, con le loro mani incrociate.
 
Ruggero ed Alfonso, nel [[1140]], dal momento che il secondo figlio Tancredi era morto, si mossero verso gli [[Abruzzi]] e in particolare nel pescarese, per conquistare alcuni territori dello Stato della Chiesa.
In quel periodo, alla fine del [[1140]], giunse nel Regno Isabella, figlia di [[Teobaldo II di Champagne]], che - secondo alcuni storici - sarebbe divenuta la moglie di Ruggero<ref>In realtà in nessun documento normanno risulta il matrimonio di Ruggero o la presenza di una sua sposa ufficiale. Probabilmente - considerato anche che la fanciulla nel 1140 aveva appena dieci anni - si trattò di un fidanzamento che non ebbe seguito, anche perché in quegli anni Ruggero aveva una relazione "stabile" con Emma di Lecce che gli aveva già dato due figli.</ref>. La compagna più famosa di Ruggero, ad ogni modo, fu la sua amante, Emma, figlia di [[Accardo II di Lecce]], da cui ebbe due figli illegittimi, Guglielmo e [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]], che divenne poi Re di Sicilia.
In quello stesso anno 1140, [[Riccardo III di Gaeta]] morì senza eredi ed il suo ducato venne affidato a Ruggero.
 
Fu principe che seppe gestire il potere con assennatezza e animo, nonostante la giovane età. Lo storico coevo [[Romualdo II Guarna|Romualdo Guarna]] non aveva dubbi in merito e lo definì ''"vir quidem speciosus et miles strenuus, pius, benignus, misericors et a suo populo multum dilectus"''.
Nel [[1148]] appena trentenne, il duca Ruggero morì in circostanze sconosciute ed in un luogo sconosciuto, probabilmente durante una scaramuccia ai confini settentrionali del suo ducato. Egli venne così cantato dal poeta arabo [[Abū l-Ḍawʾ Sirāj ibn Aḥmad ibn Rajāʾ]]:{{quote|Le sue tende lo piangono e pure i suoi palazzi
 
Egli venne così cantato dal poeta arabo [[Abū l-Ḍawʾ Sirāj ibn Aḥmad ibn Rajāʾ]]:
{{quote|Le sue tende lo piangono e pure i suoi palazzi
le spade e le lance, come donne, portato il lutto per lui
i cuori, più che le vesti, sono lacerati dal dolore}}