Il turco in Italia: differenze tra le versioni

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Nei pressi di Napoli, il poeta Prosdocimo, alla ricerca di un buon soggetto, s'imbatte in gruppo di zingari. Nel gruppetto, Zaida legge la mano a don Geronio, che vuole sapere quando la moglie donna Fiorilla si comporterà meglio. Dopo che il signore se ne è andato, Zaida confida al poeta che è fuggita dall'amato principe Selim, a causa delle ire gelose delle compagne. Prosdocimo la informa dell'arrivo del principe, che può intercedere per lei. Mentre Donna Fiorilla passeggia sulla spiaggia con le amiche (''Non si dà follia maggiore''), Selim entra in scena (''Bella Italia, alfin ti miro''), e si lascia sedurre da Fiorilla, e la corteggia.
 
Prosdocimo incontra Narciso, serventecicisbeo di Fiorilla, che avvisa il poeta dell'indignazione del marito, a causa della moglie, che ha invitato a casa per un caffè il Principe turco.
 
In casa di Fiorilla, la donna civetta con Selim, dove viene a stento sopportato da Geronio, che in segno d'omaggio deve baciargli la veste, e da Narciso. Invece, Prosdocimo si rallegra, perché può trovare spunto per la sua opera.