Repubblica di Lucca: differenze tra le versioni

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L'alleanza tra il Guinigi e il [[ducato di Milano]] portò Lucca nella rovinosa guerra contro Venezia e Firenze; verso la fine di questa, un'insurrezione pose termine al dominio della famiglia Guinigi e la repubblica trattò per non perdere nuovamente l'indipendenza, anche se i suoi territori furono ulteriormente ridimensionati.<ref>manselli, pp. 91-101</ref>
 
Nel 1429 Firenze assediò Lucca per vendicarsi del Guinigi che si era schierato dalla parte di Milano durante la precedente guerra. Dopo diversi giorni di assedio Lucca chiese aiuto a Milano e, per soccorrere Lucca, venne inviato [[Francesco Sforza]] che con il suo esercito travolse i Fiorentini e li costrinse alla ritirata. Pochi giorni dopo la ritirata dei Fiorentini gli abitanti di Lucca fecero arrestare il Guinigi perché si diceva che avesse trattato con i fiorentini. In seguito Firenze pagò lo Sforza per abbandonare Lucca e, nel 1430, Lucca fu assediata ancora una volta. Durante l'assedio i Fiorentini tentarono di arginare il Serchio per allagare Lucca, ma per via di alcuni errori si allagò l'accampamento fiorentino. Intanto i Lucchesi chiesero di nuovo aiuto a Filippo Maria Visconti che, ancora una volta, agì indirettamente (secondo un precedente trattato Milano non poteva intromettersi negli affari di Firenze) chiedendo ai Genovesi di aiutare Lucca. Genova, facendo valere una un'antica alleanza con Lucca, chiese a Firenze di non disturbare Lucca. Al rifiuto di Firenze, Genova inviò un esercito di 6.000 uomini guidati da [[Niccolò Piccinino]] che attaccò i Fiorentini sul Serchio e, dopo una sanguinosa battaglia, vennero costretti a ritirarsi perché i Lucchesi li avevano presi alle spalle uscendo dalla città. A parte un breve periodo di signoria come quella di Paolo Guinigi, Lucca rimase una repubblica indipendente fino al 1799, anno della sua definitiva caduta a opera dei francesi.
 
=== Diplomazia ===