Barnaba Oriani: differenze tra le versioni
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=== Il ritorno austriaco e il pensionamento ===
Con la [[caduta del Regno d'Italia]], culminata il 20 aprile 1814 a Milano con l'assassinio di [[Giuseppe Prina]], si ebbe il ritorno dell'autorità austriaca. Oriani fu
Con il nuovo governo perse la pensione come senatore e quella assegnatagli da Napoleone per il vescovato di Vigevano,<ref>Lettera di Oriani a Piazzi, 14 marzo 1816 in {{cita|Corrispondenza|p. 131}}.</ref> ma sperava in nuove possibilità per l'Istituto di scienze e lettere.
{{citazione
|Fra pochi giorni avremo l'onore ed il contento di vedere in Milano S. M. l'Imperatore e Re, ed in tale occasione si spera che l'Istituto risorgerà a nuova vita.
|Lettera di Oriani a Piazzi, 7 ottobre 1815<ref>{{cita|Corrispondenza|p. 128}}.</ref>}}
Le cose andarono però diversamente: l'istituto, in mandanza di nuove nomine, andò progressivamente a spegnersi;<ref>{{cita pubblicazione|autore=Cesare Morlacchi|titolo=La vita centenaria del R. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere (cenni storici)|rivista=Milano|anno=1938|p=74|url=http://emeroteca.braidense.it/ricerche/sfoglia_articolo_ricerca.php?IDPRO=EVA&IDTestata=85&CodScheda=179&CodVolume=1770&CodFascicolo=8228&CodArticolo=149982}}</ref> anche per l'osservatorio di Brera ci furono progressive riduzioni.<ref>{{cita|Bianchi|p. 439}}.</ref> Anche l'incontro con l'imperatore [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II]] fu deludente, dato che il sovrano degnò appena di uno sguardo i tre astronomi e raccomandò loro le scienze morali e i buoni costumi.<ref name=Peri/>
Nel 1817 Oriani, ormai ultrassessantenne, lasciò la direzione dell'osservatorio, mantenendo però alloggio a Brera «fino a tanto che non recherà disturbo agli astronomi».<ref name=Peri>{{cita libro|autore=Mario Peri|titolo=Opere|volume=I|editore=Le Monnier|città=Firenze|anno=1850|p=467|url=https://books.google.it/books?id=Csik0dx1X4oC&pg=PA467}}</ref>
=== La morte ===
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