Yves Saint Laurent: differenze tra le versioni
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Nel novembre del 1960, Saint-Laurent fu dimesso dall'ospedale e citò Dior per non aver rispettato i termini contrattuali. La vittoria in tribunale gli permise, dopo un periodo di convalescenza, di aprire l'omonima casa di moda al fianco del compagno e socio Pierre Bergé. Negli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]] la firma godette del massimo prestigio grazie a ingegnose innovazioni in fatto di [[Moda (cultura)|moda]]. Nel [[1980]] fu il primo creatore di moda vivente a godere di una grande retrospettiva del suo lavoro al [[Metropolitan Museum]] di [[New York]].
Nel [[1989]] il gruppo YSL si quotò in borsa, per poi essere venduto nel [[1993]] alla casa farmaceutica [[Sanofi]]<ref>Oggi [[Sanofi Aventis]] gruppo farmaceutico francese creato nel 2004 dalla fusione di Sanofi-Synthélabo e di Aventis. Sanofi era a sua volta il risultato della fusione delle filiali farmaceutiche dei gruppi [[L'Oréal]] (Synthélabo) e [[Total (azienda)|Total]] (Sanofi).</ref> per circa 600 milioni di [[dollaro statunitense|dollari]]. Nel [[1999]] la casa di moda [[Firenze|fiorentina]] [[Gucci]] acquistò l'etichetta e mentre [[Tom Ford]] si occupava della collezione ''prêt-à-porter'' (più accessibile al grande pubblico), Yves Saint-Laurent disegnava la linea di [[alta moda]]. La casa di moda fu ufficialmente chiusa nel [[2002]]<ref name="nota_Rep1">{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/societa/laurent/laurent/laurent.html|titolo=Saint-Laurent, addio al mondo della moda|editore=repubblica.it|data=7 gennaio 2002|accesso=15 novembre 2014}}</ref>. Per quanto la casa non esista più, il marchio sopravvive ancora sotto l'egida di [[Gucci]]. Dopo il ritiro di [[Tom Ford]], è lo stilista [[Stefano Pilati]] a firmare la linea di prêt-à-porter sino al 2012 per poi venire sostituito da Hedi Slimane (ex direttore
[[File:Yves Saint Laurent Beverly Hills.jpg|thumb|left|Boutique di YSL a Beverly Hills]]
Alla pari di [[Chanel]], Saint Laurent ha creato uno stile unico, è stato per decenni simbolo dell'eleganza più raffinata, moderna, innovativa. Per primo, negli anni 60, ha capito che l'alta moda poteva trarre ispirazione dalla strada e non essere soltanto una realtà autoreferenziale, un mondo chiuso in se stesso senza rapporti con la realtà. Creò scalpore la collezione del [[1958]] con la quale esordì, quando, successore di [[Christian Dior]], presentò negli eleganti saloni di [[Avenue Montaigne]], una silhouette grintosa e irriverente, molto poco politicamente corretta per il conformismo sartoriale dell'epoca.
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