Federazione dei Sette Comuni: differenze tra le versioni
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Dopo le lotte contro gli eserciti della [[Lega di Cambrai]], un tentativo dell'imperatore Carlo V si spegne agli inizi e gli alpigiani badano a frenare tentativi di usurpazioni del loro territorio da parte dei valsuganotti: nell'agosto del 1602 li ricacciano giù dalla strada della Pertica, costringendo i mandriani e i pastori restanti a giurare fedeltà a Venezia. La famosa ''[[Congresso di Rovereto|Sentenza Roveretana]]'' mette fine ad ogni dissenso di confine, sebbene a detrimento dei Sette Comuni, almeno per territorio. Si trova il modo, così, di istituire la nuova Milizia Stabile. Lo consente, nel 1606, un decreto del [[Doge]] che mette a disposizione 1.200 archibugi.
Tutti gli uomini ora possono portare armi, perfino in Chiesa (prima era vietato dal vescovo di Padova). Il capitano veneto [[Francesco Caldogno († 1638)|Francesco Caldogno]] organizza personalmente i reparti, ripristinando una ferrea disciplina militare. La denominazione ufficiale del piccolo esercito che era dapprima chiamato ''Milizia dei Sette Comuni'', con l'annessione dei paesi della Val Brenta diventa:
Una volta riorganizzata, la milizia non ha però più occasione di venir impiegata in battaglia.
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