Antoniotto Adorno (1479-1528): differenze tra le versioni
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|FineIncipit = fu il 45º [[doge (Repubblica di Genova)|doge]] della [[Repubblica di Genova]]. Nel [[1513]], prima della nomina dogale, ricoprì la carica di governatore genovese per [[Luigi XII di Francia]]
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Un suo avo
Non va neppure confuso con il marchese [[Antoniotto Botta Adorno]] (1688-1774), esponente della
== Biografia ==
[[File:Coa fam ITA adorno.jpg|thumb|upright|left|Stemma nobiliare degli [[Adorno (famiglia)|Adorno]]]]
Di origine patrizia, fu l'ultimo dei dogi genovesi eletti con carica ''a vita''. È ricordato per aver fatto cacciare da Genova i membri della
▲Di origine patrizia, fu l'ultimo dei dogi genovesi eletti con carica ''a vita''. È ricordato per aver fatto cacciare da Genova i membri della dinastia [[Fregoso (famiglia)|Fregoso]].
Antoniotto Adorno fu Conte di [[Rende]] e [[San Fili]], Barone di Montalto, Barone di Guardia degli Oltremontani, Signore feudale di molte signorie e Patrizio Genovese. Suo fratello, Gerolamo Adorno, fu duca dell'impero, consigliere intimo dell'imperatore e viene menzionato spesso per le sue abilità politiche.
Antoniotto Adorno, dopo essersi alleato con il re di Francia [[
▲Un suo avo, omonimo, [[Antoniotto Adorno (1340-1398)|Antoniotto Adorno]], era stato anch'egli eletto doge il 17 giugno 1378 ma aveva rinunciato alla carica la sera stessa della nomina. Successivamente guidò il dogato per ben tre volte.
▲Non va neppure confuso con il marchese [[Antoniotto Botta Adorno]], esponente della dinastia patrizia lombardo-ligure dei Botta Adorno, vissuto fra il XVII e il XVIII secolo, che fu alto ufficiale dell'[[Impero asburgico]] e ministro plenipotenziario dei [[Paesi Bassi]] austriaci fissati dal [[trattato di Utrecht]].
▲Antoniotto Adorno, dopo essersi alleato con il [[re di Francia]] e con la potente famiglia dei [[Fieschi]], si fece nominare vicario del sovrano francese. Abbandonato in seguito dai francesi, strinse alleanza con gli [[spagna|spagnoli]].
Fu eletto doge nel 1522, dopo la sconfitta dei francesi alla [[Battaglia della Bicocca|Bicocca]]. In quello stesso anno fece distruggere il [[porto di Savona]] per punire quella città che aveva "osato" ribellarsi al potere della [[Repubblica di Genova]].▼
▲Fu eletto doge nel 1522, dopo la sconfitta dei francesi alla [[Battaglia della Bicocca|Bicocca]]. In quello stesso anno fece distruggere il [[porto di Savona]] per punire quella città che aveva "osato" ribellarsi al potere della [[Repubblica di Genova]]. Nell'agosto 1526 Savona ritornò nelle mani dei francesi, che un anno dopo (19 agosto 1527) occuparono anche Genova, costringendolo a fuggire dalla città, dapprima nei suoi feudi in [[Orba (torrente)|val d'Orba]] e poi a [[Milano]], dove morì il 12 settembre 1528 e dove fu sepolto nella [[Chiesa di San Francesco Grande (Milano)|chiesa di S. Francesco]], distrutta nel 1798.
Con lui ha termine la potenza politica della
== Bibliografia ==
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