Matrimonio: differenze tra le versioni

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Solo a partire dal [[Concilio Lateranense IV]] del [[1215]] la [[Chiesa cattolica]] tentò di regolare con un istituto codificato il matrimonio, imponendo la presenza del celebrante. Nella stessa direzione si mosse il potere politico, che tuttavia, nel codificare l'istituto, prese a rendere necessaria la presenza di un notaio o di altro pubblico ufficiale. Veniva quindi a crearsi la dicotomia tra matrimonio religioso e matrimonio civile che conosciamo ora. Tuttavia gli usi locali spesso conservavano tradizioni diverse<ref name="autogenerato1" />.
 
Con il [[Concilio di Trento]] venne disciplinata dal [[diritto canonico]], tramite l'emanazione del [[decreto Tametsi]], mentre nei paesi protestanti cominciò a diffondersi l'esigenza di una celebrazione avente gli effetti civili, distinta dal matrimonio religioso.
 
Fino all'epoca napoleonica lo Stato sostanzialmente recepiva la celebrazione di matrimonio e le sue vicende (come la dichiarazione della sua nullità) così come avvenivano davanti alle autorità religiose. Con il [[codice Napoleonico]] del [[1804]], poi esteso fuori dei confini della [[Francia]], invece si stabilì che il matrimonio fosse valido solo se celebrato di fronte a un ufficiale di stato civile.