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La rovina di [[Gainas]] determinò la liberazione dell'Impero d'Oriente dai ''foederati'' barbari; dopo la [[Rivolta di Gainas|rovina di Gainas]], [[Alarico I|Alarico]] fu privato della carica di ''magister militum per Illyricum'' e fu costretto a cercare un insediamento per il suo popolo altrove; probabilmente [[Arcadio]] sfruttò l'alleanza con gli [[Unni]] di [[Uldino]] per costringere i Goti di Alarico a sloggiare dalle province dell'Oriente romano.<ref>{{cita|Cameron, Long, Sherry|pp. 332-333.}}</ref> Alarico, disperando di riuscire a raggiungere un nuovo accordo con Arcadio, decise quindi di invadere le province dell'Occidente romano, sperando di riuscire a costringere [[Onorio (imperatore romano)|Onorio]] a concedere ai Goti di insediarsi, in qualità di ''foederati'', in una provincia dell'Impero d'Occidente. L'Impero d'Oriente riuscì così a liberarsi dei Goti di Alarico, che diventarono da quel momento in poi un problema dell'Impero d'Occidente.
Non vi fu comunque
=== L'inizio della dissoluzione in Occidente (400-423) ===
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Le truppe barbare reclutate potevano essere contingenti ausiliari inviati dai re barbari ''extra fines'', come gli Unni di [[Uldino]], oppure piccoli gruppi di barbari disertori che avevano deciso di passare dalla parte dei Romani e servivano nell'esercito romano sotto i loro capi.<ref>{{cita|Jones|pp. 199-200.}}</ref> Per esempio, secondo [[Claudiano]], in seguito alla [[Battaglia di Verona (403)|battaglia di Verona del 403]], buona parte dell'esercito di Alarico decise di defezionare in favore di Stilicone, e furono reclutati nell'esercito romano, sembrerebbe come ''foederati''. Nel corso della campagna contro [[Alarico I|Alarico]], nel 401 Stilicone reclutò parte dei [[Vandali]] e degli [[Alani]] che avevano invaso la [[Rezia (provincia romana)|Rezia]] e il [[Norico (provincia romana)|Norico]] e che aveva sconfitto, costringendoli ad entrare nel suo esercito. Nella [[Battaglia di Fiesole (405)|Battaglia di Fiesole del 406]], in cui fu sconfitta l'orda di [[Radagaiso]] che aveva invaso l'Italia nel 405-406, l'esercito di Stilicone, costituito da 30 unità dell'esercito di campo, era rinforzato notevolmente da mercenari goti (condotti da [[Saro (generale)|Saro]]), unni (inviati da re [[Uldino]]) e forse anche alani (se si presta fede al resoconto ingarbugliato di Zosimo).<ref name = ZosV26>Zosimo, V,26.</ref> In alcuni casi i barbari reclutati potevano essere anche prigionieri di guerra, come i 12.000 soldati di Radagaiso che, dopo essere stati sconfitti a Fiesole, furono reclutati nell'esercito romano da Stilicone; in questo caso però ricevevano la qualifica di ''[[dediticii]]''. Talvolta queste bande di barbari erano incorporate nell'esercito regolare, come gli ''Honoriaci'' a cui nel 409 era stata affidata la difesa dei Pirenei.<ref>{{cita|Jones|p. 200.}}</ref>
{{Citazione|Taccio di re Alarico con i suoi Goti, spesso vinto, spesso circondato, ma sempre lasciato andare.|lingua=la|Orosio, ''Storia contro i Pagani'', VII,37.|Taceo de Alarico rege cum Gothis suis, saepe victo, saepeque concluso, semperque dimisso.}}
È possibile che Stilicone non abbia annientato Alarico e i suoi Goti perché li considerava non semplici invasori ma ''foederati'' da ricondurre all'obbedienza e potenziali alleati. In effetti [[Sozomeno]] attesta che nel 405 Alarico era al servizio dell'Impero d'Occidente come generale (probabilmente con la carica di ''[[Comes Illyrici]]''), e si era insediato nella «regione dei Barbari ai confini di Dalmazia e Pannonia» (da identificare secondo la maggior parte degli studiosi con i distretti di frontiera tra [[Dalmazia (provincia romana)|Dalmazia]] e [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia]], anche se il consenso non è unanime e diversi studiosi la identificano con una provincia dell'Illirico Orientale ai confini della ''pars occidentalis'', come ''[[Moesia I]]'' e ''[[Praevalitana]]'').<ref>Sozomeno, IX,4.</ref> In quello stesso anno Alarico ricevette da Stilicone l'ordine di invadere l'[[Epiro (provincia romana)|Epiro]] per sottrarla all'Impero d'Oriente; Stilicone intendeva vincere la disputa con Costantinopoli per il possesso delle [[diocesi (impero romano)|diocesi]] di [[Dacia (diocesi)|Dacia]] e [[Macedonia (diocesi)|Macedonia]] sfruttando l'alleanza con il re goto.<ref name="ZosV26"/> Stilicone non poté però raggiungere Alarico in Epiro perché nuove invasioni barbariche travolsero l'Impero.
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