Radionuclide: differenze tra le versioni

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{{F|chimica nucleare|giugno 2015}}
Un '''radionuclide''' è un [[nuclide]] instabile che [[decadimento radioattivo|decade]] emettendo [[energia]] sotto forma di [[Radiazioni ionizzanti|radiazioni]], da qui il suo nome.
 
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Per contro, la presenza incontrollata nell'ambiente degli isotopi radioattivi di quegli elementi che vengano incorporati dagli organismi viventi può rappresentare un rischio più o meno grave dipendentemente dal tipo di radiazioni e dalla [[dose assorbita|dose]] attribuita ai vari tessuti, in quanto le radiazioni possono alterare o danneggiare la struttura delle molecole biologiche più importanti. Tali radionuclidi sono andati aumentando lievemente a causa delle [[esplosione atomica|esplosioni nucleari]] e si sono distribuiti sulla superficie terrestre con la ricaduta radioattiva negli anni Sessanta del Novecento (il cosiddetto [[fallout nucleare|fall out]]). Tuttavia il contributo alla dose dovuto a tali eventi è assolutamente trascurabile rispetto alla dose da fonti naturali terrestri o da [[raggi cosmici]]. In termini quantitativi, secondo gli standard e le valutazioni dell'[[International Commission of Radiological Protection|ICRP]] e dell'agenzia dell'ONU ([[UNSCEAR]]) in collaborazione con [[Organizzazione Mondiale della Sanità|OMS]] e [[IAEA]], il 55% della dose annua impartita all'uomo (in media 2,4 mSv/anno in sede mondiale) è dovuta al [[radon]]-222, radionuclide di origine naturale proveniente dal decadimento della catena radioattiva dell'[[uranio]]-238, detta catena 4n + 2, presente nell'aria, nelle falde acquifere naturali. L'11% della dose è dovuto all'irradiazione interna (prevalentemente dal radionuclide naturale [[potassio]]-40), l'8% da radiazione terrestre, l'8% da radiazioni cosmiche, e il restante 18% da applicazioni di tipo biomedico. Il contributo dovuto al fall-out e alla produzione di [[energia nucleare]] è invece praticamente nullo rispetto alle altre fonti.
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Giorgio Bendiscioli|titolo=Fenomeni Radioattivi|editore=Springer|anno=2008|ISBN=978-88-470-0803-8}}
* {{cita libro|autore=Maurizio Pelliccioni|titolo=Fondamenti Fisici della Radioprotezione|editore=Pitagora Editrice Bologna|anno=1993|ISBN=88-371-0470-7}}
* {{cita libro|autore=Ugo Amaldi|titolo=Fisica delle Radiazioni|editore=Bollati Boringhieri|anno=1971|ISBN=88-339-5063-8}}
 
== Voci correlate ==