Guglielmo Marconi: differenze tra le versioni

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=== Il brevetto ===
Prevedendo l'occorrenza di capitali per proseguire negli esperimenti, Marconi scrive al ministero delle [[Poste e Telegrafi]], al tempo guidato dall'on. [[Pietro Lacava]], illustrando l'invenzione del telegrafo senza fili e chiedendo finanziamenti. La lettera non ha risposta e viene liquidata dal ministro con la scritta «alla Longara», intendendo il manicomio di [[via della Lungara]] a [[Roma]].<ref>Luigi Solari, ''Guglielmo Marconi e la Marina Militare Italiana'', Rivista Marittima, febbraio 1948</ref>
 
Nel [[1896]], Marconi parla con l'amico di famiglia Carlo Gardini, console degli Stati Uniti d'America a Bologna, dell'idea di lasciare l'Italia per andare nel Regno Unito. Gardini scrive una lettera all'Ambasciatore d'Italia a Londra, [[Annibale Ferrero]] suo conoscente, per presentare il giovane e le sue straordinarie scoperte. Come risposta, l'ambasciatore Ferrero consiglia di non rivelare a nessuno i risultati ottenuti, se non dopo la presentazione del brevetto. Inoltre, lo incoraggia a recarsi nel Regno Unito, dove ritiene che gli sarà più facile trovare i capitali necessari per l'impiego pratico della sua invenzione. Il 12 febbraio del 1896, Marconi parte con la madre per il Regno Unito. A Londra, il 5 marzo dello stesso anno, presenta la prima richiesta provvisoria di [[brevetto]], col numero 5028 e col titolo "Miglioramenti nella telegrafia e relativi apparati". Da sottolineare che tale richiesta avviene con 21 giorni di anticipo rispetto alla data della prima trasmissione radio realizzata dal russo Popov.<ref>[http://www.radiomarconi.com/marconi/popovmarconi.html Controversia Popov-Marconi]</ref>
Il 19 marzo, Marconi riceve dall'Ufficio Brevetti conferma dell'accettazione della prima domanda. Il 2 giugno dello stesso anno deposita all'Ufficio Brevetti di Londra una domanda definitiva per un sistema di telegrafia senza fili, n. 12039, dal titolo "Perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e dei segnali elettrici e negli apparecchi relativi". Nel farlo, Marconi rinuncia a tre mesi di priorità sull'invenzione. Il [[2 luglio]] 1897 ottiene dall'Ufficio Brevetti di Londra il brevetto richiesto.