Cifrario di Cesare: differenze tra le versioni

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Un rudimentale sistema di cifratura basato sul cifrario di Cesare è stato usato anche da [[Bernardo Provenzano]] per proteggere informazioni rilevanti scritte nei suoi famosi ''[[pizzino|pizzini]]'', i piccoli foglietti di carta con i quali il boss della [[mafia]], durante la sua [[latitanza]], riceveva informazioni e impartiva ordini<ref>[http://www.anti-phishing.it/news/articoli/news.10052006.php Il Cifrario di Cesare era la protezione dei "Pizzini" di Provenzano] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071030040037/http://www.anti-phishing.it/news/articoli/news.10052006.php |date=30 ottobre 2007 }} - Anti-Phishing Italia</ref>. Il sistema scelto da Provenzano era abbastanza semplice: si trattava di sostituire ad ogni lettera il numero corrispondente alla posizione nell'alfabeto sommato a 3 e di comporre così un singolo, lungo numero. Ad esempio, i numeri "512151522 191212154" nascondono il nome di "Binnu Riina": infatti, 5 = 2 (posizione della B) più 3; 12 = 9 (posizione della I) più 3; ecc...
 
=== '''Mary Stuart''' ===
Anche la regina di Scozia [[Mary Stuart|Maria Stuarda]] fece uso del Cifrario di Cesare per impedire alla guardia incaricata di censurare le sue lettere, Amyas '''Paulet''', di comprendere il messaggio contenute in queste organizzato, con le quali stava progettando il complotto Babington. Dallo scopo iniziale di uscire dalla prigionia a cui era stata condannata, il suo fine divenne un reato assai più grave, vale a dire l'omicidio della Regina inglese Elisabetta I atto a sostituirla con il supporto di un gruppo di cattolici il cui capo era Sir [[Anthony Babington]]. La lettera venne, però, subito decrittata da Walsingham per la '''semplicità del metodo''' utilizzato (Il cifrario di Cesare). Mary Stuart ed i suoi corrispondenti vennero incriminati di '''alto tradimento''' e, dopo il suo processo del 15 ottobre 1586 ed un po' di esitazione, ella venne decapitata l'8 febbraio 1587.