Territori d'oltremare britannici: differenze tra le versioni

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Di piccole dimensioni e principalmente costituiti da [[Arcipelago|arcipelaghi]] e [[Insularismo|zone insulari]], essi sono quelle parti dell'ex [[Impero britannico]] che non hanno acquisito l'[[indipendenza]], o che, contrariamente ai [[Reame del Commonwealth|reami del Commonwealth]], sono rimaste [[Territori dipendenti|dipendenze]] britanniche. Pur avendo ognuno la sua leadership locale, essi condividono il [[Sovrani britannici|sovrano britannico]] come [[capo di Stato]]: la regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]].
 
La denominazione ''British Overseas Territory'' è stata introdotta con il ''British Overseas Territories Act'', una legge del [[2002]], che ha sostituito il nome ''British Dependent Territory'' (Territorio dipendente britannico), precedentemente introdotto dal ''British Nationality Act'' nel [[1981]].<ref>{{Cita web |url=http://www.legislation.gov.uk/ukpga/2002/8/contents |titolo=British Overseas Territories Act 2002 |capitolo=art. 1 |data=26 febbraio 2002}}</ref> Prima del 1º gennaio [[1983]], invece, i territori erano ufficialmente denominati come ''Crown Colonies'' ([[Colonia della corona britannica|Colonie della Corona]]).
 
Con le eccezioni del [[Territorio Antartico Britannico]], della [[Georgia del Sud e Isole Sandwich Meridionali]] (che ospitano solo funzionari e agenti delle stazioni di ricerca) e del [[Territorio britannico dell'Oceano Indiano]] (usato come [[base militare]]), tutti i territori hanno una [[popolazione civile]] permanente.