Giovanni di Bicci de' Medici: differenze tra le versioni

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== Mecenatismo ==
[[File:Rimini151.jpg|miniatura|Busto esposto al Museo di Rimini eseguito da Romeo Pazzini (1855-1936)]]
Giovanni di Bicci supportò le arti e grazie alle sue cospicue donazioni fu abbellita la città, affidandosi ad artisti quali [[Filippo Brunelleschi]] e [[Jacopo della Quercia]]. In qualità di priore dell'Arte della Lana, favorì l'abbellimento della facciata del Palazzo di Orsanmichele (fine anni '10).<ref name=cesati21>Franco Cesati, ''I Medici - storia di una dinastia europea'', p. 21</ref> Grazie al cospicuo lascito del mercante Francesco di Marco Datini, tra il 1419 e il 1425 il Brunelleschi completò lo Spedale degli Innocenti, finalizzato ad accogliere gli orfani della città<ref name=cesati21/>. In seguito a ciò Giovanni de Medici commissionò al grande architetto fiorentino la ristrutturazione dell'antica [[Basilica di San Lorenzo (Firenze)|Basilica di San Lorenzo]], destinata a diventare la chiesa della famiglia Medici.<ref name=cesati21/> Tuttavia la mentalità di Giovanni era ben lontana da quell'idea di mecenatismo tipica dei suoi figli e nipoti, in quanto la sua era più una benevolenza verso i concittadini, piuttosto che un uso politico dell'arte come prerogativa di prestigio e supremazia.