Agrimont: differenze tra le versioni

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Agli inizi degli anni '80 nacque, perciò, l'Agrimont che riuniva, appunto, le attività produttive e commerciali destinate al mondo agricolo. Il settore subì crisi ricorrenti, dato il fluttuare del mercato internazionali, data dall'introduzione a livello mondiale, di competitori sempre più aggueriti e dalla sostanziale debolezza della struttura industriale italiana, polverizzata in un numero troppo elevato di centri di produzione.
 
Furono anche gli anni in cui da molte parti si cominciò a contestare l'eccesso del ricorso alla chimica nel settore agricolo. Le campagne pubblicitarie di Agrimont furono percciòperciò mirate a dimostrare che l'apporto di nitrati al terreno non era che una forma sussidiaria dello stesso apporto fatto dalla natura, sotto forma di azoto fissato dai [[nitrobatteri]], piuttosto che di deiezioni animali con lo stallatico o di azoto atmosferico a seguito di scariche elettriche dei fulmini. Fu celebre in tal senso un manifesto, da un originale della pittrice [[Anna Girolomini]], in seguito affermatasi in campo artistico.
 
La debolezza era accentuata anche dal fatto che la politica agricola italiana era insufficiente da molti punti di vista e l'unico provvedimento preso era introdurre un vincolo dei prezzi di vendita sotto il controllo del CIP (Comitato Italiano Prezzi).